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di SIMONA BUONOMANO OGGI a influenzare la moda è soprattutto la Tv, ma un tempo era il cinema a dettare legge.

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Era il lontano 1908 quando l'allora quasi ignoto Max Factor apriva il suo primo negozio a Los Angeles, e nel giro di pochi anni diventava il creatore del make-up cinematografico e il titolare di un marchio che ancora oggi porta il suo nome. E proprio a Max Factor è intitolata la Scuola di trucco e acconciatura cinematografici, inaugurata quest'anno presso la Scuola nazionale di cinema e i cui corsi si sono appena chiusi con uno spettacolare saggio finale: gli allievi, lavorando in coppia (un truccatore e un acconciatore) hanno ricreato sui loro modelli i look di epoche e personaggi che hanno segnato la storia del cinema. Tra gli altri il look degli anni Cinquanta, ispirato al film di prossima uscita «Mona Lisa Smile», con Julia Roberts. Questi giovani hanno rubato il mestiere a due illustri insegnanti come Giancarlo de Leonardis, che ha curato le acconciature di più di cento film, dall'«Ultimo imperatore» a «Il cuore altrove», e Walter Cossu, truccatore, tra gli altri, de «La vita è bella». Il cinema, chiediamo a quest'ultimo, influenza ancora la moda? «Non è il cinema in sé che la influenza, ma i grossi personaggi e noi oggi abbiamo perso le grandi star di una volta. La tv ha influito negativamente, perché ci ha insegnato a essere prima di tutto belli, ma l'attore per conquistare credibilità deve trasformarsi in un personaggio, anche a costo di essere sgradevole». E dopo più di due ore tra spazzole, parrucche, forcine e pennelli, il miracolo si compie: 12 fantasiosi personaggi che sembrano evasi da un vero set.

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