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Baglioni: «Cresco raccontandomi in tour»

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I concerti saranno del tutto diversi da quelli estivi. «Sanremo? Sarebbe una retrocessione»

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L'occasione gli è stata data, ieri sera, al Maurizio Costanzo Show, dove l'artista (nella foto) ha presentato la sua nuova tourneè «Crescendo Tour 2003-2004», il cui debutto è fissato per il 21 novembre a Torino. «Crescendo - spiega Baglioni è il tentativo di rappresentare questo viaggio, di disegnare con parole e note, la materia che ho scelto per dare forma a questa strana urgenza del raccontare, questa verticale invisibile che lega il chi sono stato al chi sono e al chi sarò. Il concerto non sarà una replica delle esibione estiva ma un momento dove mi sento di garantire che emozione e passione saranno sempre di casa». Baglioni, nel corso della trasmissione, ha poi denunciato le grandi responsabilità della musica e dei suoi rappresentanti riguardo al problema dell'assunzione delle droghe e a chi gli faceva notare che il suo nome non appare sull'appello firmato da una trentina di artisti sulla liberalizzazione delle droghe leggere, Baglioni ha risposto: «Non sono stato interpellato. Non credo che i manifesti e le lettere risolvano un problema così importante. Un tempo si sosteneva che la droga aiutasse la creatività, a volare, a essere meno borghesi. Ma invece tutto questo ha portato a grandi drammi». Sanremo? «Per organizzare bene il Festival di quest'anno - dice l'artista - ci vorrebbe Leonardo Da Vinci, oppure Einstein». Baglioni non invidia Tony Renis. «Non vorrei essere nei suoi panni perché il Festival ha una formula che mostra un po' di stanchezza. E, essendo un cavallo in corsa, non è facile cambiare, ci sono troppi interessi. In gara? Per me rappresenterebbe una retrocessione. Un anno stavo addiritttura per presentarlo...».

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