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di CARLO FABRIZIO CARLI SI DANNO dei casi fortunati in cui l'avere alle spalle un imponente ...

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È appunto quanto accade oggi con l'Accademia Nazionale di S. Luca, che si occupa istituzionalmente delle tre arti maggiori: pittura, scultura, architettura. Il suo nome è glorioso come pochi: nel 1589, per volontà di Sisto V (nella foto un suo ritratto), essa ricevette gli statuti dal pittore Federico Zuccari che era a capo dell'Accademia, istituita nel 1577 ma con antecedenti assai più antichi, risalenti quanto meno al XV secolo. Dal '500 ad oggi, ne hanno fatto parte, come principi, presidenti e membri i più celebrati artisti: da Bernini a Borromini, da Caravaggio a Pietro da Cortona, da Reni a Guercino, dai Carracci al Lorenese e a Velasquez, da Algardi a Maratti, dai Rainaldi a Piranesi, da Valadier a Canova, fino ai più recenti Morandi e Manzù, Cambellotti e Pirandello, Giacometti e Bacon, Moore e Calder, Michelucci e Nervi, Ridolfi e Aalto, tanto per fare solo qualche nome. Di pari passo, l'Accademia godeva di un prestigio internazionale altissimo, come attesta una lettera patente del Re Sole, che definiva l'Accademia di S. Luca «origine e maestra» delle istituzioni simili di tutto il mondo, e la splendida Galleria, in gran parte costituita da doni e lasciti degli accademici. Nel corso del '700 e dell'800, l'istituzione romana aveva bandito una serie di concorsi di notevolissimo interesse, all'insegna della formula oraziana dell'«aequa potestas», ovvero del rispetto reciproco della dignità delle tre arti maggiori. Di premi l'Accademia di S. Luca ne assegna ancora, a cominciare da quello, annuale e prestigioso, istituito dalla presidenza della Repubblica. Sintomo eloquente di vitalità dell'Accademia è che il tradizionale obbiettivo della promozione degli artisti giovani, trascurato negli ultimi decenni, sia stato opportunamente ripreso nel 2001, congiuntamente dall'Accademia e dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, con la dotazione di un premio acquisto annuale di 5000 euro, alternativamente per pittura, scultura e architettura, e destinato ad un artista al disotto dei 40 anni. Quest'anno è di turno l'architettura: una commissione composta da tre accademici, Francesco Cellini, Danilo Guerri e Aimaro Oreglia d'Isola, e da due commissari esterni, ha selezionato tra i concorrenti, 20 progetti di architetti singoli o in gruppo, tra cui verrà ulteriormente prescelta una terna di finalisti, nel cui ambito sarà infine individuato il vincitore. Da sabato (e fino all'8 novembre), i 20 progetti selezionati saranno esposti in un'apposita mostra nella sede dell'Accademia a Palazzo Carpegna. Dal 28 novembre al 31 dicembre, sarà aperta una successiva mostra in cui i tre finalisti esporranno sei opere ciascuno. Tra i più interessanti progetti nella mostra iniziale, va segnalato quello per la Nuova sede Iuav a Venezia (Erica Ambrosone e Enrico Garbin); per il Ponte pedonale a Testaccio a Roma (Spartaco Paris, Rafael Escobedo); per un Padiglione espositivo nel parco archeologico naturalistico dell'Isola Sacra a Fiumicino (Alessandro Ponteduro).

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