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Il successo da una vendetta

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Perché l'«Isola dei famosi», con quelle squallide immagini di ex divi alla deriva, abbandonati quasi nudi e senza cibo, su un lembo di terra al largo dei Caraibi, ci riempie di gioia? E non vediamo l'ora di vedere la puntata successiva, dove, magari, quei poveracci con la pelle lucida e la pancia molle se ne dicono anche di tutti i colori?... La spiegazione è una sola: questo programma è la realizzazione Tv dei desideri più inconsapevoli e nascosti dei telespettatori. È il nostro sadismo da teledipendenti vittime della mistificazione dello show business, che finalmente si libera e si vendica... Non c'è altro motivo per amare e desiderare uno spettacolo, così deprimente e orrendo, da riconciliarci con il mondo, il nostro. Cosa sperare di più che vedere la Ruta discinta e scapigliata commuoversi per la sua bimba come una mamma qualunque, dopo mesi e mesi di Ruta perfetta conduttrice pettinata ed elegante anche alle 7 del mattino? E una vamp come la Chiappini gonfia e massacrata di bolle per colpa di insetti sconosciuti? Una goduria. Come assistere poi alla sfida tra machi fusti ma un po' falliti e dalla lacrima facile, senza sbellicarsi dalla cattiveria? E non dimentichiamo la Ventura, che, non a caso, veste i panni della perfida al punto giusto.

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