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Ma quest'anno il Leone scappa

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I «NO» DELLA MOSTRA

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..Adesso hanno cambiato anche il Leone della Biennale, che era quello di Venezia, sui gonfaloni della Serenissima. L'aveva ripristinato Paolo Portoghesi, quando era presidente, e, anziché scegliere un Leone qualunque, ne aveva privilegiato uno disegnato da un pittore veneziano negli anni Trenta, in un tondo circondato da foglie d'alloro e, al centro, in primo piano, un leone dorato con criniera, vagamente somigliante a quello della Metro Goldwyn Mayer. La «moleca», come la chiamano i veneziani, scivolando, quasi senza pronunciarla, sulla «l». Ora tutto è finito in soffitta, sostituito da un'ombra bianca di un leone stilizzato che, pur avendo le ali, ha l'aria quasi di correre. Va bene che qualcosa a questa Mostra non va, per farlo intendere, però, non c'era bisogno di rinunciare all'araldica e alla grafica tradizionale: rimpiazzandole per di più con l'ombra di un leone che scappa. G. L. R.

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