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di ADRIANO MAZZOLETTI L'ESTATE è sempre stato il periodo delle riedizioni, nel senso che ...

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È il caso della Columbia (87097 e 87100) che in due Cd ha documentato i concerti dati dal quintetto di Miles Davis venerdì 14 e sabato 15 aprile 1961 al Blackhawk di San Francisco, all'epoca il club di jazz più celebre di quella che un tempo fu la Barbary Coast. Con il grande trombettista suonavano il tenorsassofonista Hank Mobley, il pianista Wynton Kelly, il contrabbassista Paul Chambers e il batterista Jimmy Cobb. Si trattava dello stesso gruppo, con Mobley al posto di John Coltrane, che Davis aveva diretto ininterrottamente dal 1959. All'uscita di Coltrane, Davis sperimentò il sassofonista Sonny Stitt, un fan di Charlie Parker dallo stile irruente, ma la scelta cadde poi sul più «morbido» Hank Mobley. Riascoltando le perfette registrazioni di quelle serate ci pervade un sentimento di nostalgia per quella grande musica ormai assente da tutte le manifestazioni che inalberano forse impropriamente la bandiera del jazz. Altre due riedizioni importanti giungono invece dall'Italia, grazie a Walter Gurtler che nei Cinquanta e Sessanta fece registrare per le sue case discografiche alcuni fra i migliori musicisti italiani e qualche americano ed europeo che all'epoca viveva nel nostro paese. Nel caso specifico si trattava di Chet Baker e di Lars Gullin. Gli italiani erano Oscar Valdambrini, Gianni Basso, Renato Sellani, Franco Cerri e per nostra fortuna, Basso, Sellani e Cerri sono ancora attivissimi e non hanno perduto nulla delle loro capacità. Tutti i brani contenuti nei due Cd (GMG 34102 e 34106) risalgono la 1959 e i LP originali sono da tempo introvabili. Grazie ai Cd finalmente anche gli appassionati più giovani possono rendersi conto dell'alto livello raggiunto dai nostri jazzmen oltre quarant'anni fa.

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