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di PAOLO MASSOBRIO COMPIE 10 anni «Il Gelato di San Crispino», il tempio del gelato capitolino, ...

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La filosofia del locale, che ha tre punti vendita in città, è un mix di fantasia, tradizione, sperimentazione e ricerca di materie prime freschissime. Uno sforzo quotidiano, quello dei fratelli Alongi, siculo-austriaci trapiantati a Roma, che li ha condotti all'Olimpo della gelateria italiana per l'originalità di quelle materie prime che rispondono al nome della nocciola tonda e gentile delle Langhe, pistacchi di Bronte, miele selvatico della Sardegna, oltre a liquori di primissima qualità e della frutta fresca di stagione. E non provate neanche per scherzo a nominare ai titolari termini come «semilavorati», «emulsionanti chimici», «conservanti» perché qui sono banditi e visti come il fumo negli occhi. Quindi, non rimane che tuffarsi nei gustosi gelati in grado di provocarvi, nonostante il barometro impazzito, autentici brividi di piacere: le creme, innanzitutto, straordinarie e delicate anche perché preparate una ad una senza basi comuni per esaltare i singoli sapori, e poi i freschi gusti alla frutta, prodotti esclusivamente (anche se pare superfluo aggiungerlo) con la frutta reperibile al momento sul mercato. Ma il fiore all'occhiello rimane ovviamente, nomen omen: «il Gelato di San Crispino», una delicatissima crema al miele di corbezzolo raccolto in un'oasi sarda del WWF, che si rivela in tutta la sua fragranza di aromi e profumi. Così è pure la crema allo zenzero e cannella, dalle sensazioni fresche e decise, o ancora l'inarrivabile crema di zabaione dove il protagonista è un eccezionale Marsala «Vecchio Saperi» dell'azienda Marco De Batoli. Per veri intenditori, infine: la crema all'Armagnac (un Laberdolive dell'85), e quella al whisky (Tamnavulin). Il Gelato di San Crispino, Roma: via Acaia 56 tel. 06 70450412. Via della Panetteria 42 tel. 06 6793924. Via Bevagna 90 tel. 06 33221075.

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