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di VALERIA CHICHI «LA PROPOSTA può sembrare un po' balzana, e forse rientra nella mania, comune ...

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Franco Ferrarotti, decano dei sociologi italiani, commente così di primo acchito la prosposta dell'onorevole Pisicchio. «L'iniziativa del parlamentare dell'Udeur Pisicchio ha il pregio di legittimare, Costituzione alla mano - continua poi - gli spleen dei cittadini del Bel Paese, ma porge il fianco all'inevitabile paradosso». «L'idea di predicare diritti in astratto non conosce confini - sottolinea Ferrarotti - dal diritto al benessere si potrebbe arrivare al diritto a non avere il mal di pancia. Ma la ricerca della felicità come si sa, è un tema che ha tolto il sonno a non pochi uomini di pensiero e che nel panorama internazionale delle Costituzioni non costituisce una novità. "The pursuit of happiness" fa parte dei preamboli della Costituzione Americana - continua il professor Ferrarotti - ed è uno dei punti fermi del pensiero laico e illuminista, ma oggi anche la Chiesa è divenuta molto sensibile a temi che riguardano il benessere dell'uomo e la vita terrena». «È un impegno notevole, quello di tutelare la ricerca del benessere dei cittadini - commenta Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dello Sviluppo all'Università La Sapienza di Roma - ma non credo che dallo Stato ci si aspetti questo». «Entrare nella sfera emotiva ed affettiva dell'individuo può essere un'iniziativa di uno Stato totalitario alla Orwell, la ricerca della felicità la lascerei all'espressione della libertà individuale», conclude Oliverio Ferraris. E se la ricerca del benessere non raggiunge lo scopo? Proponiamo l'aggiunta di un comma all'art.2: quello del «Soddisfatti o rimborsati».

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