Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Far ridere, il mestiere più difficile

default_image

Continuerà «Quelli che il calcio» e in più condurrà un quiz comico

  • a
  • a
  • a

Sono stati, infatti, confermati su Raidue, «Quelli che il calcio» il cui inizio è legato al campionato di calcio, e «La grande notte», appuntamento comico che, dopo l'esordio nella serata del lunedì, è stato spostato al martedì. Ma sono in cantiere anche altri progetti. La stagione televisiva, oramai alla fine, è stata caratterizzata dal boom delle trasmissioni comiche. Come lo spiega Gene Gnocchi? «Far ridere è il mestiere più difficile del mondo. Il gradimento del pubblico per programmi come "Zelig", "La grande notte" e le trasmissioni della Gialappa's rappresenta un segnale positivo confermato anche dalla notevole diffusione di libri scritti da comici». Anche lei sta per pubblicare un altro libro all'insegna dell'ironia? «Si tratta di una raccolta di racconti surreali dal titolo "Sembra sabato ma non lo è", in uscita a gennaio del prossimo anno. Affronto con occhio disincantato le varie situazioni della quotidianità». Coma hanno reagito i politici, ospiti de "La grande notte", alle sue battute al fulmicotone? «Abbiamo trattato tutti con la medesima, sana irriverenza, senza che nessuno conoscesse a priori ciò a cui andava incontro. Ma tutti hanno cercato di conoscere in anticipo l'atmosfera del programma. Riproporremo anche nella prossima edizione la presenza dei politici. Le battute, mai offensive, ma sempre ironicamente eleganti con cui sono stati accolti, sono frutto di uno studio accurato sulla scrittura». Ci sono, però, anche altri progetti che la riguardano nella prossima stagione televisiva? «Ho sottoposto due nuove idee al direttore di Raidue, Marano, che si è mostrato interessato alla loro realizzazione. La prima è un quiz comico, destinato alla fascia preserale di Raidue, dalle venti fino all'inizio del Tg2 delle 20,30 di cui sarebbe il traino. I concorrenti devono rispondere ad una domanda formulata ironicamente scegliendo una risposta altrettanto ironica e spiegando i motivi della scelta. L'altra idea è una striscia sul mondo della scuola sulla quale, preferisco mantenere il riserbo. Posso però anticipare che in essa sperimenterò nuovi personaggi legati alla scuola, tutti rigorosamente sconosciuti, tra cui un vecchio professore di latino ed un giovane insegnante di informatica che avranno un modo tutto particolare di rivolgersi ai propri allievi». Ci saranno aggiustamenti nella edizione autunnale di "Quelli che il calcio"? «Introdurremo alcune novità sulle quali stiamo già lavorando. Tutto dipenderà, però, dalla maggiore o minore fruibilità da parte del programma delle partite di calcio. Quest'anno ad esempio, abbiamo potuto utilizzare molto poco quanto accadeva sui campi di gioco. Lo abbiamo fatto solo con i nostri inviati». Qual è la sua opinione sulla stagione televisiva che si sta concludendo? «Ho ammirato molto Guzzanti su Raitre. In una stagione, condizionata dalle alterne vicende della Rai, i programmi sono stati, come sempre, alcuni buoni, altri discutibili».

Dai blog