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Folla al funerale rom. E poi si scoprono 72 contagiati. Il Molise diventa un caso

A Campobasso l'assembramento vietato. Il sindaco: "Le verifiche spettavano alla questura". E Forza Italia attacca

Pietro De Leo
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Fino a qualche giorno fa, il Molise era una Regione “virtuosa”, avendo riportato più volte “zero contagi” da Covid-19 nell'arco delle 24 ore e dunque in predicato di una riapertura rapida delle attività. Sul territorio, però si è abbattuto un incidente che ha fatto, purtroppo, lievitare i contagi creando un nuovo focolaio. Il fatto in questione è avvenuto il 30 aprile, con un funerale a Campobasso di una persona di etnia rom. Il corteo non era enorme, ma comunque oltre il consentito e sufficiente da configurare un assembramento. Le immagini circolate nei giorni successivi, riprese dall'alto, facevano individuare tra le trenta e le quaranta persone, quanto basta per dare il “la” al contagio. Ed infatti, ad una decina di giorni di distanza, tempi canonici per l'incubazione del Coronavirus, ecco le conseguenze. C'è un “cluster” nella comunità rom che conta, stando a ieri, 77 contagi, di cui 6 soltanto ieri e circa una ventina negli ultimi due giorni. E si è scatenata una bufera, sui social e in campo politico. Il sindaco del movimento 5 Stelle, Roberto Gravina, afferma che non è stato autorizzato in alcun modo il funerale. E anzi, in un video sul web, Gravina ha fatto capire che un conto era il momento della tumulazione, al cimitero, altro conto il luogo dell'assembramento. In quest'ultimo caso, il Primo Cittadino afferma che “il sottoscritto e tutta l'amministrazione comunale non potevano avere responsabilità semplicemente perché era stato lo stesso Questore a dire che in quell'area avrebbero fatto loro le verifiche". Dunque, di fatto, tira la palla in un altro campo. Il centrodestra, tuttavia, non ci sta: Dal gruppo regionale dell'Udc accusano: “C'è bisogno che chi è a capo dell'amministrazione di un territorio e delle sue comunità gestisca la cosa pubblica nel bene di tutti e la custodisca e la vigili, affinché nulla venga minato e messo a repentaglio”. Da Forza Italia, è perentoria la deputata Annaelsa Tartaglione, coordinatrice regionale del movimento. Sempre riferendosi al Sindaco, osserva che “in quanto autorità di sicurezza, conoscendo l'eventualità del funerale, avrebbe dovuto disporre la vigilanza per evitare assembramenti”. E aggiunge che, a questo punto, è “necessaria una risposta sinergica tra Regione Molise, ministero dell'Interno e Ministero della Salute”. L'impennata dei contagi, in effetti, è un dato. E conclude: “per mesi è stato imposto a tutti gli italiani l'obbligo del distanziamento sociale, con iniziative della forza pubblica molto capillari, a volte persino zelanti. Le istituzioni devono far valere anche in questo caso il proprio ruolo e il rispetto delle regole, da parte di tutti”. Per una notizia che fa preoccupare, un'altra però è di buon auspicio. Proprio in Molise è guarita dal Coronavirus un'ultracentenaria (101 anni per l'esattezza), ospite della casa di riposo di Cercemaggiore. Eventi come questo, almeno, restituiscono un minimo di fiducia, in questi mesi di apprensione.

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