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Brusaferro: mascherine anche all'aperto. Ok a quelle fatte in casa

Katia Perrini
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Niente Ffp2 o ffp3 nella vita di tutti i giorni. «Per la popolazione generale raccomandiamo le mascherine di comunità, multistrato, che uno può anche fabbricare in proprio». Lo ha fatto sapere oggi Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, durante il punto stampa sull'andamento del contagio da coronavirus in Italia. «L'obiettivo è far sì che aderiscano a bocca e naso, per poter contenere le goccioline che produciamo. Anche le mascherine di tipo 1 sono dispositivi medici, raccomandate solo per le zone a rischio potenziale - ha spiegato Brusaferro - Poi per ogni situazione, il medico competente saprà fare una valutazione del rischio e decidere la complessità del dispositivo di protezione. Ffp2 e ffp3, ad esempio, sono dispositivi sofisticati in grado di prevenire le trasmissioni per via aerea: le raccomandiamo solo in campo sanitario con pazienti ad alto rischio». «L'invito è quello di continuare a rispettare le norme di distanziamento sociale - gli ha fatto eco Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Iss - Le mascherine vanno portate anche all'aperto, se si parla con qualcuno da vicino. Lo facciamo per favorire le riaperture il prima possibile: salute pubblica ed economia non sono contrapposte. È drammatico sapere che da un lato ci sono persone che hanno perso il lavoro e dall'altro c'è chi ancora non riesce ad assume i comportamenti adeguati per favorire la ripresa».

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