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Il maestro d'Italia Alex Zanardi è salito oggi in cattedra per regalare una lezione di coraggio

Silvia Sfregola
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"Mi sono allenato tanto in questo periodo, questo doveva essere il mio anno olimpico. Sono qui ancora non a sognarla l'Olimpiade, ma a progettarla. Sono ancora in forza”. Si rivolge così agli studenti e maturandi il pluricampione Alex Zanardi nel corso di una lezione on line di Maestri d'Italia, il programma di TIM-Operazione Risorgimento digitale per affrontare con la tecnologia il periodo complesso che stiamo vivendo. “Negli ultimi due tre anni avevo perso potenza ed era fin troppo facile attribuire la perdita al passare degli anni. In verità ho messo l'allenamento al centro delle mie giornate dall'inizio dell'anno, poi con il coronavirus ho iniziato a allenarmi con ancora più attenzione e meticolosità, e recentemente ho fatto dei test che faccio d'abitudine e  sono venuti fuori gli stessi numeri del 2012-2013 che sono stati anni d'oro". L'immagine che ha colpito di più Zanardi in questi 2 mesi di pandemia: "Quella che mi ha colpito perché è diventata virale, e ha fatto nascere in me la speranza che tutto quello che è accaduto ci ha cambiato in meglio come persone. L'immagine di una ragazza, un'infermienra di vent'anni con il viso segnato dopo aver portato la mascherina per 16, 18, 20 ore chi lo sa. Quell'immagine è diventata virale e mi fa un piacere enorme vedere che quando effettivamente accadono delle cose brutte, l'uomo ha in sé il bene e il male, ciò che emerge è il frutto dell'educazione che riceviamo o degli stimoli del mondo che ci circonda. Negli ultimi anni siamo diventati insensibili a certe cose, prendiamo decisioni drastiche. In realtà bisogna ragionare e coltivare il culto del dubbio".

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