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La strage dei medici: salgono a 150 le vittime. E la categoria attacca il governo

Un corridoio d'ospedale

Anao Assomed: "Chi chiamano eroi, ma poi ci mandano allo sbando. E nel decreto Cura Italia..."

Carlantonio Solimene
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Continua la strage dei camici bianchi impegnati a combattere il Coronavirus. Sono saliti a 150, infatti, i medici morti per Covid-19 in Italia. È il bilancio aggiornato della Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri. L'ultimo nome inserito nell' "elenco caduti" dalla Fnomceo è quello di Guido Retta, primario emerito, ortopedico, consulente di tribunale, in pensione, dopo che ieri sera la Federazione aveva segnalato il decesso di Gianbattista Perego. Intanto la categoria scende in polemica con il governo, decinendo "deludente" l'attenzione riservata agli ospedali nel decreto "Cura Italia". Il Dl "Cura Italia" convertito oggi appare «del tutto deludente» a Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao Assomed. Per il sindacato dei medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale, «Governo e Parlamento dimenticano» i medici "eroi", gli "angeli" e anche i martiri: "Risparmiateci, caro presidente del Consiglio, cari ministri e cari parlamentari, vuote retoriche che mai si trasformano in atti concreti di riconoscimento e valorizzazione della nostra categoria, e arrossite per 'leggi vergogna' che hanno legittimato condizioni di lavoro che hanno portato a malattia e morte tanti colleghi". La nuova legge delude l'Anaao, spiega Palermo, "anzitutto perché conferma la sciagurata legislazione vigente che esclude gli operatori sanitari dall'obbligo precauzionale di quarantena nell'ipotesi di contatti stretti e non protetti con casi confermati di malattia, trasformandoli in malati a loro volta e untori". Ma anche perché "consente l'utilizzo della mascherina chirurgica, un semplice presidio medico, al posto delle maschere filtranti Ffp2/Ffp3, prescritte dalla normativa europea e dalle linee guida delle società scientifiche come dispositivi di protezione individuale per il rischio biologico elevato. Un combinato disposto normativo, provato come nefasto dalle evidenze sul campo, che è alla base dei contagi negli ospedali, trasformati in luoghi di diffusione della malattia Covid-19, nel vuoto di indicazioni e programmi coerenti". 

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