Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Didattica a distanza a settembre? Tutti contro la Azzolina

Carlo Antini
  • a
  • a
  • a

Coronavirus, didattica a distanza anche a settembre? Tutti contro la ministra Lucia Azzolina. Presidi e politici mettono in evidenza che attualmente il Paese non è pronto e che è necessario intervenire con tempestività se si vuole dare a tutti il tempo per mettersi al passo coi tempi. "Il ministro Azzolina, come ormai da prassi per questo governo, parla del decreto Scuola, di esami, concorsi e promozioni non in Parlamento ma in televisione da Fazio, gettando tra l'altro nel panico genitori e studenti con la sua frase su "possibile didattica a distanza anche a settembre"»; ma di che parla l'Azzolina, se al sud 4 famiglie su 10 non hanno alcun supporto informatico?". Lo dichiara Giuseppe Moles, vicepresidente dei senatori di Forza Italia. "Se l'Azzolina non ha il coraggio del confronto con il Parlamento e fugge in tv da Fazio, qualcuno le ricordi che, ahimè, è un Ministro della Repubblica, e che se ha qualcosa da dire o da comunicare ha il dovere di farlo prima di tutto in Parlamento. A ciò va aggiunta l'aggravante della recidiva, visto che solo pochi giorni fa è stata costretta, su richiesta delle opposizioni, a dare comunicazioni in Senato, ma nulla ha detto su ciò che intendeva fare, nonostante le nostre accorate e pressanti richieste di chiarimenti".  Per approfondire leggi anche: Approvato il decreto scuola E anche i presidi hanno qualcosa di ridire sulle indiscrezioni del decreto scuola apparse nelle ultime ore. «Tutti promossi? Non è detto. Ritengo che per motivi di stretta emergenza sanitaria, come stiamo vivendo ora, la valutazione dei ragazzi non sotto esame, possa essere giustamente rimandata all'anno prossimo. Insomma si valuteranno due anni in uno e non significa che non si debba studiare, la valutazione permane». Lo ha detto all'Adnkronos Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi in merito al decreto legge che contiene tutte le misure per finire l'anno scolastico al tempo del coronavirus. E ancora: «La scuola deve tenere conto dell'emergenza sanitaria che stiamo affrontando e deve quindi comportarsi di conseguenza. È necessario tenere in considerazione le difficoltà iniziali della didattica a distanza, che ora man mano vengono superate. Ma attenzione non significa che tutti saranno promossi - conclude Giannelli - La mia preoccupazione ora è l'inizio dell'anno scolastico a settembre. Speriamo di cominciare regolarmente altrimenti dobbiamo sin d'ora organizzarci per continuare con la didattica a distanza e fare in modo che tutti gli studenti siano pronti e abbiamo tutti gli strumenti per poter fare lezione».

Dai blog