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Burioni superstar da Fazio bacchetta Brusaferro e la ministra Azzolina

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Il virologo li contraddice sul caos mascherine e sulla scuola

Davide Di Santo
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Roberto Burioni mattatore assoluto a Che tempo che fa. Il virologo ospite di Fabio Fazio prima contraddice il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro sul caos mascherine, poi la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina sulla riapertura delle scuole. Si parla del caso mascherine, dell'obbligo in Lombardia e Toscana e della difficolta di reperirle. Fazio mostra il caso di un imprenditore che ha acquistato una macchina per produrle ma non riesce a superare gli ostacoli della burocrazia per ottenere le dovute certificazioni. Il conduttore chiede al professor Brusaferro se è possibile accelerare con le procedure. La risposta del sanitario è che le aziende che presentano le dovute garanzie vengono autorizzate "nel giro di un'ora" e che non è vero che serve necessariamente la certificazione per produrre e vendere mascherine: "Ce ne sono di diversi tipi. Quelle che usiamo normalmente, non chirurgiche, sono in linea con l'articolo 16 (del DPCM, ndr) e posso essere prodotte liberamente senza autorizzazioni...". Fazio mostra la sua, un DPI chirurgico. Brusaferro ribadisce: le mascherine non chirurgiche, ovvero che non sono specifiche per personale sanitario, "possono essere prodotte liberamente", a differenza di quelle per gli operatori sanitari che hanno bisogno di "specifiche". Colpo di scena, tanto che Fazio esclama più volte: "Questa è una notizia...". Il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), @S_Brusaferro, e @RobertoBurioni sulle mascherine a #CTCF da @fabfazio su @RaiDue.#veniamonoidavoi pic.twitter.com/tc6uuckmfr— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) April 5, 2020 Mentre Brusaferro è in collegamento telefonico Burioni scalpita, poi prende la parola: "Quella è una mascherina chirurgica. Ma le mascherine devono avere delle specifiche sennò mi metto un foulard e la chiamo mascherina". "Qualunque scenario che non veda sparire il virus nel giro di quindici giorni prevede che dovremmo convivere con le mascherine", conclude. In precedenza Burioni aveva bacchettato anche la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. Si parla dell'ipotesi, di cui si è parlato in questi giorni, di riaprire scuole il 18 maggio, ovvero due settimane prima della fine dell'anno scolastico. Ma "se è un rischio sicuramente no, ma non ho competenze mediche io, ce le ha Burioni", dice Azzolina. Il virologo replica: sono uno scienziato e la scienza dice prudenza, ma a decidere deve essere la politica. La ministra incassa: "La politica sarà ancora più prudente e si assumerà tutte le responsabilità. Ma è chiaro che io ho bisogno di dati scientifici". Fazio fa la sintesi "Chi sta dicendo che probabilmente non si torna in classe prima della fine dell'anno". 

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