Coronavirus, calano morti e malati in terapia intensiva. "R con 0", quanto manca all'obiettivo
Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza Covid-19 scendono nelle ultime 24 ore i pazienti in terapia intensiva. Rispetto a ieri sono 74 in meno, per un totale di 3.994. In discesa anche il numero delle vittime. Sono 681 le persone morte con coronavirus nelle ultime 24 ore: dall'inizio dell'emergenza le vittime sono oltre 15mila. Sono i dati resi noti dalla Protezione civile. Le persone in Italia che risultate positive al coronavirus finora sono complessivamente 124.632 . Attualmente sono 88.274 le persone positive, con un incremento di 2.886 rispetto a ieri quando l'aumento era stato di 2.339 unità. Lo ha reso il capo della Potezione civile Angelo Borrelli. "Il calo del numero degli accessi nelle terapie intensive e del numero decessi sono notizie molto positive", ha sottolineato il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli che ha ricordato, così come Borrelli, la scomparsa di Giorgio Guardamacchia, della scorta del presidente Giuseppe Conte. "Grandi risultati negli ultimi 9 giorni sul piano delle terapie intensive e nel numero dei decessi, ma non dobbiamo pensare che il pericolo è scampato. Non è scampato nulla", ha detto Locatelli che ha precisato: "Siamo arrivati l tasso di contagio 'R con 1', dobbiamo scendere". "L'ordinanza della Lombardia sulle protezioni al volto? C'è grande dibattito anche nella comunità scientifica, non ci sono evidenze fortissime, la misura chiave è il distanziamento sociale", ha detto Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, in conferenza stampa dalla sede del Dipartimento della protezione civile, a Roma. "La mascherina è importante se non si rispettano le misure di distanziamento sociale", ha aggiunto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, in conferenza stampa.