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Selvaggia Lucarelli contro le "capre" del coronavirus. E gli hater si scatenano

Davide Di Santo
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Un tweet di Selvaggia Lucarelli sulla necessità di  rispettare le direttive del Governo in merito al Coronavirus, scatena gli hater dalla memoria lunga. Oggi, la giornalista ha scritto su Twitter: “Che poi alla fine questo grande sacrificio richiesto è di rimanere a casa, al caldo, davanti a Netflix, mica di andare a raccogliere pomodori nei campi a ferragosto. Capre. #coronavirus #coronavirusitalia” e, tra i 7.200 like, spuntano centinaia di highlander della memoria: “Fino a tempo fa eri la prima che diceva che il Coronavirus era solo una stupidata”, “Ma per te non era un'influenza che colpiva lo 0,0000? E c'è chi ti dà ancora credito”, “È inaccettabile che personaggi come il tuo, che hanno contribuito a diffondere un atteggiamento di superficialità, banalizzando fin dall'inizio la gravità della situazione, invece di chiedere scusa, si permettano, con immutata arroganza, di insultare le loro stesse "vittime”. Leggi anche: Selvaggia Lucarelli e il post boomerang sull'aperitivo di Zingaretti C'è perfino chi ha fatto lo screenshot di un tweet della Lucarelli risalente a febbraio (quando la situazione non sembrava così grave) e lo ha ripostato: “Scrivevi: Coronavirus. In Cina morte 56.000 persone, la maggior parte sopra gli 80 anni e già malati. Gli abitanti sono 1 miliardo e 300 milioni. E' morto lo 0,0000043% della popolazione. Giusto per ricordare i numeri della psicosi per cui si ha paura di ordinare gli involtini primavera”. In molti hanno puntualizzato che se non vanno a lavorare non possono permettersi Netflix: “Carissima stando a casa non posso permettermi né Netflix né il pane con l'olio. Sorry”, “Si, se c'è qualcuno che ti paga lo stipendio te ne stai bello tranquillo..se come me hai un b&b e organizzi corsi, preferiresti andare a raccogliere i pomodori e portare a casa quattro soldi”, “Allora sei scema: io lavoro nel cinema come libero professionista, rimanendo a casa mi saltano compensi per 15.000 Euro, con i quali pago ufficio, telefoni due assistenti Etc Etc. Resisto un mese, poi vado a gambe per aria”, “Non generalizzi se no fa la figura dell'ignorante c è gente che deve obbligatoriamente andare a lavorare se no non può mangiare non hanno tutti la sua possibilità”, “Questo post mette paura. C'è gente che ha contratti, ci sono aziende. Non tutti possono stare davanti a Netflix se prima il governo non garantisce economicamente chi non può più lavorare. Ai negozi che chiudono lo paghi tu l'affitto? Sensibilizzare si ma generalizzare no!”. A nulla è valso che Selvaggia Lucarelli abbia specificato di riferirsi all'obbligo di non uscire per attività ricreative. Tra chi l'accusa di essere smemorata e chi la invita a chiedere scusa, spunta un'utente che le ricorda un tweet in cui scriveva che il figlio non era andato a scuola, ma in compenso lo aveva portato al cinema, al centro commerciale, in tram.

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