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Coronavirus, l'infettivologo Massimo Galli: il caso Cina ci dice che ci vorrà tempo

Massimiliano Lenzi
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Ci sono poche speranze che l'epidemia di Coronavirus in Italia possa esaurirsi in tempi rapidi, almeno secondo le parole dell'infettivologo Massimo Galli, primario dell'ospedale Sacco di Milano, che ha fatto alcune considerazioni sulla base delle analisi epidemiologiche condotte in Cina sino a oggi, in particolare nella città epicentro dell'epidemia, l'ormai tristemente famosa Wuhan. «I modelli matematici fatti su Wuhan - ha spiegato Galli - e applicati alla situazione in Italia non ci danno speranza di chiudere la storia in tempi brevi. Rispetto a Wuhan, forse in Italia le misure restrittive sono state poste in atto in modo più tempestivo, anche se siamo stati addirittura criticati per le misure adottate prima sui voli in arrivo dalla Cina e poi per il contenimento nelle zone colpite». Calma e gesso, comunque. L'obbiettivo comune adesso deve essere uno soltanto: contenere al massimo l'epidemia.

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