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"Chi ha massacrato così Alessandro è libero". La famiglia Polizzi chiede giustizia

Attilio Ievolella
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Rabbia e dolore, questa mattina in piazza Cavour a Roma, dove hanno manifestato i genitori di Alessandro Polizzi, ucciso brutalmente a Perugia nel 2013, per protestare per la scarcerazione dell'assassino del figlio, Riccardo Menenti, che, dopo essere stato condannato in Appello, dovrà essere sottoposto a un ulteriore processo in Cassazione. “È una vergogna! Ci debbono spiegare come è possibile che la persona che ha ucciso mio figlio è tornata in libertà, pur essendo stata condannata all'ergastolo”, spiega la mamma di Alessandro Polizzi, Daniela Ricci, affiancata dal marito Giovanni e dal figlio Francesco. Solo ieri mattina la famiglia Polizzi ha avuto l'amara sorpresa, scoprendo che Riccardo Menenti – ritenuto colpevole dell'omicidio, col concorso del figlio Valerio – era tornato in libertà il 10 gennaio scorso per decorrenza del termine della misura cautelare, mentre non pare ancora fissata l'udienza in Cassazione. A rendere ancora più dura la protesta anche alcuni cartelloni con le terribili fotografie del corpo di Alessandro Polizzi, prima ferito con un colpo di pistola e poi massacrato con un oggetto contundente – uno svitabulloni – I cartelloni sono stati subito rimossi su ordine delle forze dell'ordine, che hanno anche provveduto a identificare i partecipanti – non solo i familiari di Alessandro Polizzi, ma anche la sua fidanzata e gli amici – alla manifestazione, che non era autorizzata. Subito dopo il chiarimento, però, la famiglia Polizzi ha ottenuto il ‘via libera' per manifestare non solo in piazza Cavour ma anche dinanzi al Ministero della Giustizia.

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