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Confisca milionaria all'imprenditore usuraio

Angela Nicoletti
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Una confisca milionaria quella messa a segno dagli investigatori del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone. Un imprenditore residente a Ferentino, condannato per usura, si è visto notificare un decreto di confisca definitiva a firma del tribunale per le Misure Preventive del capoluogo ciociaro. Le indagini svolte dal dipendente Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, attraverso l'esecuzione di mirati accertamenti bancari e patrimoniali hanno permesso di ricostruire l'evoluzione della consistenza del patrimonio immobiliare e mobiliare, acquisiti nel corso dell'ultimo trentennio da componenti della famiglia dell'uomo. Per approfondire leggi anche: Concorsi truccati, il sindaco e la vincitrice finiscono nei guai I finanzieri del colonnello Alessandro Gallozzi, comandante provinciale, come previsto dal nuovo Codice Antimafia, pertanto, hanno confiscato 18 unità immobiliari, 16 terreni, 1 autovettura utilitaria, numerosi conti correnti e la partecipazione totalitaria di una società di persone – per un valore complessivo di circa 5,5 milioni di euro, che diviene definitivamente di proprietà dello Stato. In provincia di Frosinone da anni avviene il giusto riutilizzo dei beni confiscati alla malavita. A Cassino, per esempio, i ragazzi della cooperativa sociale "I Naviganti" hanno dato vita alla trattoria della legalità. Qui, presso il "Civico Sociale" vengono utilizzati solo ed esclusivamente prodotti agricoli provenienti dalla coltivazione dei terreni confiscati alle organizzazioni criminali. Non solo. All'interno del ristorante e della cooperativa lavorano giovani che, dopo un percorso formativo, rieducativo e anche di studio all'interno di case famiglia, hanno deciso di dire addio a un passato turbolento.

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