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Terremoto, catena di scosse fra Lazio e Abruzzo

Il sindaco di Balsorano chiude le scuole

Silvia Sfregola
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Preoccupazione e paura per la catena di scosse tra Lazio e Abruzzo. Lo sciame sismico in atto in questi giorni è culminato alle 18.35 di oggi con una scossa di magnitudo 4.4 registrata a 5 chilometri  a sudovest da Balsorano, centro in provincia de L'Aquila tra Sora e Avezzano, tra Marsica e Ciociaria. La profondità del sisma, registrata a 14 chilometri, ha fatto sì che la scossa venisse avvertita oltre che nelle zone limitrofe anche a Roma e fino a Napoli. Paura e gente in strada nei centri prossimi all'epicentro, ma la Protezione civile in una prima ricognizione ha escluso danni a persone o cose.  LO SCIAME SISMICO - La scossa rappresenta il picco di una serie di eventi sismici, fino a oggi di lieve entità, che sono stati registrati nella notte scorsa tra Balsorano (L'Aquila) e Pescosolido (Frosinone). La scossa più forte, di magnitudo 2.8, era avvenuta all'1.13 di questa notte, preceduta da una di magnitudo 2.2 - alle 22.53 di ieri - e seguita da una di magnitudo 2.5 alle 4.39 di questa mattina. I terremoti sono stati distintamente avvertiti dalla popolazione al confine tra Abruzzo e Lazio. In via precauzionale il sindaco di Balsorano, Antonella Buffone, aveva disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Provvedimento che è stato confermato dopo la forte scossa di oggi. SCUOLE CHIUSE - Anche nel frusinate i sindaci stanno provvedendo ad emanare ordinanze di chiusura per permettere ai tecnici di effettuare verifiche statiche ai plessi. Dopo Cassino, l'ufficialità di chiusura scuole arriva anche da Sora, Isola Liri, Pescosolido, Castelliri e tutti i piccoli centri del sorano e della Valle Roveto .

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