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Il giudice salva le prostitute: "Pagare un rapporto..."

I casi di provvedimenti contro il meretricio finiti nel cestino

Attilio Ievolella
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Lo definiscono il mestiere più antico del mondo. Molto più recente, invece, pare la lotta portata avanti dai sindaci d'Italia per eliminare – o, almeno, ridurre – il fenomeno delle «lucciole» – senza dimenticare i prostituti gay e i trans – in bella mostra lungo le strade non solo delle città, grandi e piccole, ma anche dei paesi, anche quelli più piccoli. A guidare la battaglia non poteva che esserci la Capitale, Roma, con ordinanze ad hoc prima sotto la guida di Alemanno e poi sotto la guida della Raggi. Ma l'elenco di provvedimenti destinati a punire clienti e prostitute con tanto di esborso economico è lunghissimo, e in alcuni casi alla sanzione pecuniaria si è pensato anche di accompagnare la minaccia della crisi coniugale, prospettando l'ipotesi della consegna della multa direttamente a casa. Ma queste drastiche soluzioni sono legittime? Mettendo da parte il capitolo relativo alla loro efficacia, a rispondere è stata qualche anno fa la Corte Costituzionale, stabilendo in modo chiaro che le... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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