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Autista senegalese sequestra bus con 51 studenti e gli dà fuoco: "Basta morti nel Mediterraneo"

L'uomo arrestato per tentata strage. In 23 ricoverati in ospedale per intossicazione

Carlo Antini
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Un autista di autobus, il 47enne Ousseynou Sy, cittadino italiano di origine senegalese, ha dirottato il mezzo che guidava, carico di 51 ragazzi delle scuole medie e di tre accompagnatori, e una volta bloccato dai carabinieri gli ha dato fuoco. Tutti salvi gli occupanti, anche se per alcuni di loro è stato necessario un passaggio in ospedale. L'uomo, separato, aveva sposato una donna italiana e aveva due figli di 12 e 18 anni; aveva precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale. È stato fermato con le accuse di sequestro di persona, strage e incendio. L'autista, in forze alle Autoguidovie, questa mattina era in regolare servizio a Crema, dove ha caricato gli studenti della scuola media Vailati che avrebbero dovuto recarsi in una palestra. Da lì però ha di fatto dirottato il mezzo imboccando la Paullese e dicendo di volersi dirigere verso Linate. Un tragitto del terrore, durato oltre mezz'ora, in cui l'uomo avrebbe versato benzina sul mezzo, sostenendo di voler fare una strage e di voler fermare i morti nel Mediterraneo, costringendo anche gli insegnanti a legare alcuni ragazzi ai seggiolini con delle fascette da elettricista. Grazie all'allarme lanciato al 112 da uno dei ragazzi, sono intervenuti i carabinieri, che sono riusciti a individuare il bus e nei dintorni di Peschiera Borromeo hanno cercato di fermarlo. L'uomo avrebbe speronato alcune auto prima di essere costretto a bloccarsi. Tutti gli occupanti dell'autobus sono riusciti a scendere dal mezzo: momenti drammatici filmati da automobilisti di passaggio, mentre l'autista a quel punto appiccava il fuoco al bus. I ragazzi sono stati poi portati in una scuola di San Donato, in attesa dell'arrivo dei parenti, a parte 12 ricoverati in ospedale in codice verde, mentre un accompagnatore e' stato ricoverato in codice giallo. "L'autista ha deviato dal percorso puntando verso Milano e dicendo 'oggi non si salva nessuno'". Lo ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Milano, Luca De Marchis, intervenuto sulla SS Paullese nell'hinterland del capoluogo lombardo, dove l'autista di un autobus ha dato fuoco al mezzo sul quale viaggiavano due classi di una scuola media di Crema. Sempre secondo quanto spiegato dal comandante, grazie alle telefonate fatte da uno dei bambini al padre e dall'accompagnatore degli studenti al 112, l'autobus è stato intercettato da tre autoradio dei carabinieri di San Donato Milanese che sono riusciti a bloccare il mezzo, non senza difficoltà. Mentre alcuni militari parlavano con l'autista che brandendo una tanica di benzina e un accendino minacciava di bruciare tutto, altri carabinieri spaccavano i vetri e facevano scendere gli studenti, diversi dei quali, calandosi rapidamente, hanno riportato piccoli tagli ed ematomi. Quando è stato bloccato, alla domanda del perché avesse compiuto questo gesto, il 47enne avrebbe risposto "per i morti nel Mediterraneo". Le indagini sono coordinate dal pm di Milano, Luca Poniz, che procede con l'ipotesi di "sequestro di persona e strage". 

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