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"Guardate tutti com'è brutto". Il maestro razzista umilia l'alunno nero

Carlo Antini
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Un maestro supplente di una scuola elementare di Foligno avrebbe costretto un bambino di colore a girarsi verso la finestra e avrebbe detto agli altri bambini che era «troppo brutto per essere guardato in viso». La vicenda è stata segnalata da un genitore su Facebook attraverso un post, che poi è stato subito rimosso, ma si trova già nelle mani dei legali. Un episodio simile si sarebbe ripetuto anche nei confronti della sorellina del bambino, in un'altra classe della stessa scuola. I fatti sono stati riferiti ai genitori dai compagni di classe degli alunni coinvolti, che hanno informato il dirigente scolastico.  "Sul presunto caso di razzismo della scuola elementare di Monte Corvino l'ufficio scolastico regionale sta conducendo gli accertamenti del caso, per verificare i fatti e chiarire la posizione del docente" afferma la dirigente dell'ufficio, Antonella Iunti, mentre la dirigente scolastica della scuola di Monte Cervino, Ortenzia Marconi, preferisce non rilasciare dichiarazioni per "non inficiare i procedimenti amministrativi e giudiziari". Il caso è già all'attenzione del ministero dell'Istruzione e il Miur ha chiesto una relazione agli uffici territoriali sulla vicenda. Al momento, sebbene alcuni genitori si siano rivolti a un avvocato della zona, non risultano denunce arrivate alle forze di polizia. Secondo quanto riportato dal giornale locale tuttoggi.info, che si è occupato della vicenda, l'insegnante si trovava a scuola per un periodo in sostituzione di un collega e nella prima settimana di febbraio, a distanza di qualche giorno, avrebbe ripetuto lo stesso gesto con fratello e sorella, in classi diverse. L'uomo, che avrebbe indicato gli alunni di colore ai compagni chiamandoli "brutti", avrebbe affermato che si sarebbe trattato di un "esperimento sociale" del quale però, stando ai racconti dei genitori, né i bambini né gli altri docenti erano stati messi al corrente.

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