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Medicina, via il numero chiuso ma al ministro non risulta

Poi Palazzo Chigi chiarisce: "L'abolizione obiettivo di medio periodo"

Silvia Sfregola
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È mattina presto quando esplode il caso nel governo: nel comunicato stampa sulla manovra pubblicato dal sito della presidenza del Consiglio dei ministri spunta l'abolizione del numero chiuso per l'ingresso alla facoltà di Medicina. Ma si tratterebbe di una novità annunciata all'insaputa del ministero della Salute dove affermano di non sapere niente. Anche il ministro all'Istruzione Marco Bussetti di fronte alla notizia dichiara: "Non mi risulta, farò le dovute verifiche". Poi poco prima di mezzogiorno la ministra alla Salute Giulia Grillo e il collega Bussetti fanno un comunicato stampa congiunto, nel quale dicono solo che hanno chiesto un aumento degli accessi e delle borse per le specializzazioni di Medicina. Non un'abolizione completa. Comunque specificano: "Si procederà per gradi". I due ministri parlano di aumento degli accessi, che sembra legato a un aumento del numero chiuso. Nel comunicato del Governo sembra esserci invece un'apertura a tutti i candidati ma poco dopo arriva anche la nota di Palazzo Chigi. "In merito al superamento del numero chiuso per l'accesso alla facoltà di Medicina, la Presidenza del Consiglio precisa che si tratta di un obiettivo politico di medio periodo per il quale si avvierà un confronto tecnico con i Ministeri competenti e la Conferenza dei Rettori delle università italiane (CRUI), che potrà prevedere un percorso graduale di aumento dei posti disponibili, fino al superamento del numero chiuso".

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