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La latitanza di Tulliani ha le ore contate

Potrà essere rimpatriato dopo l'accordo tra Italia e gli Emirati. Il cognato di Fini: "Ma non è indicato un termine di trasferimento"

Valeria Di Corrado
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Giancarlo Tulliani ha le ore contate. Dopo che mercoledì il Senato ha approvato in via definitiva il decreto di ratifica dei trattati su estradizione e assistenza giudiziaria penale tra l'Italia e gli Emirati Arabi Uniti, la sua latitanza sembra volgere al termine (come per almeno altri 8 soggetti, condannati o rinviati a giudizio, rifugiatisi tra Dubai e Abu Dhabi). I tempi tecnici per rendere esecutivo il rimpatrio, però, difficilmente saranno sufficienti per consentire a Tulliani di assistere il 30 novembre alla prima udienza del processo in cui è imputato davanti ai giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Roma con l'accusa di riciclaggio internazionale, insieme alla sorella Elisabetta, al padre Sergio, al cognato Gianfranco Fini e al «re delle slot» Francesco Corallo... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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