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Terremoto in Molise: magnitudo 5.1. Sciame di scosse e gente in strada. Paura tra Abruzzo, Lazio e Campania

Gente in strada a Termoli dopo la scossa di questa sera (da Repubblica Tv)

Davide Di Santo
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La terra torna a tremare nel centrosud. Una scossa di terremoto di magnitudo 5.1 a 9 chilometri di profondità, secondo le rilevazioni dei tecnici dell'Ingv che in precedenza aveva valutato la magnitudo 5.2, si è verificata alle 20.19 con epicentro a Montecilfone, in provincia di Campobasso, lo stesso comune epicentro della scossa della sera del 14 agosto. A seguire una scia di repliche con alle 22.22 l'evento più forte di magnitudo 4.5 (epicentro 4 km a sud-est di Montecilfone ad una profondità di 9 km). Il sisma è stato avvertito anche in Abruzzo, in Campania, a Napoli città fino a Roma e nel Reatino. Tanta paura espressa anche sui social network, mentre non si hanno ancora notizie di danni. I vigili del fuoco hanno fatto sapere che "al momento non sono pervenute richieste di soccorso, né segnalazioni di crolli alle sale operative" mentre "le squadre uscite in ricognizione hanno riscontrato per ora solo la caduta di alcuni cornicioni".  #Terremoto 5.2 #Montecilfone (CB), al momento non sono pervenute richieste di soccorso, ne segnalazioni di crolli alle sale operative dei #vigilidelfuoco. Le squadre uscite in ricognizione hanno riscontrato per ora solo la caduta di alcuni cornicioni— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 16 agosto 2018 "Al momento non registriamo danni importanti", soprattutto "non sono segnalati danni alle persone". Ad affermarlo all'Adnkronos è il governatore del Molise Donato Toma. "Stiamo coordinando i controlli con tutti i sindaci interessanti, non si registrano danni importanti", assicura il governatore, che spiega: "I sindaci sono al lavoro sul territorio, insieme alla protezione civile e ai vigili del fuoco, che sono oramai all'erta da diversi giorni, senza sosta. Io sto coordinando le operazioni, siamo in contatto costante e fortunatamente fino a questo momento posso dire che si segnalano solo danni di poco conto". Secondo quanto si apprende dalla protezione civile del Molise, non sono ancora pervenute segnalazioni di danni rilevanti dovuti alla scossa di terremoto di magnitudo 5.1 registrata a Montecilfone. Sono in corso le verifiche con i sindaci di una ventina di comuni coinvolti. Sul posto il personale già impegnato per le verifiche della scossa che ha colpito la stessa zona nella notte tra il 14 e il 15 agosto. Tutti i comuni sono stati attivati. La scossa di magnitudo 5.1 è stata seguita da altre di più lieve entità. La prima è da 2.8 registrata alle 20.26 a sei km a sud di Montecilfone ad una profondità di 8 km. Altre due scosse sempre in provincia di Campobasso a Guglionesi e Montecilfone sono state rilevate alle 20.30 e alle 20.43 entramnbe a una profondità di 10 km con magnitudo 3.0. #terremoto avvertito anche a Roma pic.twitter.com/YlprSoFRxT— Joythetoypoodle.dog (@joythetoypoodle) 16 agosto 2018 Ad Acquaviva Collecroce, paese della provincia di Campobasso, il campo sportivo "è aperto per dormire all'aperto. Ho necessità urgente di tecnici per stimare lesioni", scrive su Facebook Francesco Trolio, sindaco del centro.  GENTE IN STRADA A VASTO - La scossa è stata avvertita chiaramente avvertita dalla popolazione anche in Abruzzo nelle zona confinanti: a Vasto, San Salvo e nei paesi del Vastese interno. Centinaia di persone sono fuggite dalle loro abitazioni, uscendo per strada. Con loro anche i turisti che si trovavano all'interno degli hotel. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ha convocato in municipio un vertice urgente con le forze dell'ordine per coordinare i sopralluoghi e coordinare eventuali emergenze. In Molise squadre di tecnici stanno raggiungendo la diga del Liscione e il viadotto sulla Statale 87 che attraversa l'invaso per ispezionare le strutture. L'invaso, costruito con una barriera in terra battuta, sarà monitorato dai tecnici di Molise Acque. Anas e Vigili del fuoco, invece, con l'ausilio di gommoni, dovranno ispezionare i piloni del viadotto, costruito negli anni Settanta. LA NOTA DELL'INGV - L'evento di questa sera si è verificato nella stessa area dove due giorni fa, il 14 agosto, è stato localizzato un evento di magnitudo 4.6. Montecilfone, Guglionesi, Palata, Larino, Tavenna, i comuni entro i 10 km dall'epicentro del terremoto. "L'area epicentrale - spiega l'INGV l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia - è considerata a pericolosità medio-alta così come mostrato nella mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale con accelerazione attese comprese tra 0.150 e 0.175 di g. Il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (versione 2015) mostra subito a sud dell'area epicentrale di questo terremoto i 2 eventi del 31 ottobre e 1 novembre della sequenza sismica del 2002 che colpì duramente il comune di San Giuliano di Puglia. La mappa di scuotimento (shake map) espressa in termini di intensità strumentale (scala di intensità Mercalli-Cancani-Sieberg, MCS) mostra valori che corrispondono ad un'intensità strumentale su terreno roccioso fino al VI grado della scala MCS. Come il precedente del 14 agosto, il terremoto è stato risentito in un'ampia area che comprende molte regioni del Centro Sud Italia. Alle ore 21:00 la Rete Sismica Nazionale ha localizzato nell'area oltre all'evento principale delle ore 20:19 altri 10 eventi di magnitudo compresa tra 1.6 e 3.0".

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