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Rapina di ovuli, il ginecologo Severino Antinori condannato a sette anni e due mesi

Davide Di Santo
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Sette anni e due mesi di carcere e interdizione dalla professione per 5 anni e sei mesi. Il tribunale di Milano ha condannato il ginecologo Severino Antinori per i reati di lesioni aggravate e rapina di ovociti nel processo nato dalla denuncia di una giovane infermiera spagnola. I giudici hanno quindi ritenuto colpevole il ginecologo, pioniere della fecondazione assistita in Italia, di avere prelevato forzosamente "non meno di sei ovociti" alla giovane infermiera spagnola per procedere all'impianto di embrioni in altri pazienti. I pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti avevano chiesto 9 anni di carcere per Antinori sostenendo che si fosse reso autore, assieme ad altre persone del suo entourage, di una "violenza di gruppo" ai danni della ragazza. Tra le pene accessorie inflitte a Severino Antinori dai giudici dell'ottava sezione penale di Milano (presidente Luisa Ponti) c'è quella dell'interdizione dall'esercizio della professione per 5 anni e sei mesi, che diventerà esecutiva solo con un'eventuale sentenza di condanna. Tre le altre condanne: 5 anni e due mesi all'ex segretaria di Antinori, Bruna Balduzzi e all'anestesista Antonino Marcianò e 2 anni a Gianni Carabetta, un conoscente del ginecologo accusato di estorsione. Assolta invece l'altra segretaria del medico, Marilena Muzzolini.

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