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Taormina sorvegliata speciale per il G7. Dal terrorismo al clima: ecco i nodi del summit

Metal detector, 1600 uomini e posti di blocco per accogliere i Grandi della Terra il 26 e 27 maggio

Silvia Sfregola
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La lotta al terrorismo, anche alla luce dell'attentato di Manchester della scorsa notte; l'immigrazione e la "human mobility", con la conseguente importanza di un parte armato con il continente africano; la politica estera, con i fronti aperti di Libia, Siria, Ucraina, Corea del Nord; i dossier controversi su clima e commercio; la parità di genere. Sono questi i temi sul tavolo del G7 che si svolgerà a Taormina il 26 e 27 maggio prossimi. Gli sherpa sono già al lavoro su quello che, secondo fonti diplomatiche, sarà un comunicato finale più breve del solito (massimo una decina di pagine, almeno nelle intenzioni), nell'ottica di fornire un messaggio più chiaro e fruibile e di avvicinare i cittadini, le istituzioni e i leader che le rappresentano. LA PRIMA VOLTA DI TRUMP, MACRON, MAY E GENTILONI Quello di Taormina sarà il primo vertice internazionale per il presidente Usa Donald Trump, per quello francese Emmanuel Macron, per la prima ministra del Regno Unito Theresa May e anche per il nostro presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Leader, sottolineano fonti diplomatiche, arrivati sulla scena politica in modo "dirompente" o alle prese con il confronto con i propri cittadini. Se Trump e Macron sono reduci dalle elezioni, infatti, May le affronterà il prossimo 8 giugno, mentre un difficile turno elettorale attende Angela Merkel a settembre. DOCUMENTO AD HOC CONTRO IL TERRORISMO Un documento "ad hoc" che punti a ribadire un messaggio di coesione e unità nella lotta al terrorismo. È questo uno degli obiettivi a cui stanno lavorando gli sherpa in vista del summit siciliano. Il tema, già presente nell'agenda dei sette Grandi, sarà centrale, viene spiegato, anche alla luce dell'attentato di Manchester. IMMIGRAZIONE E RAPPORTO CON L'AFRICA Una sessione "Outreach" del vertice, alla quale parteciparanno Etiopia, Kenya, Nigeria, Niger, Tunisia, Unione Africana, Banca Africana per lo Sviluppo, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, Nazioni Unite, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, sarà dedicata all'innovazione e allo sviluppo dell'Africa. L'obiettivo, viene spiegato, è quello di affrontare la sfida dell'immigrazione e della 'human mobility' nella consapevolezza che non si possono gestire fenomeni 'epocali' senza dialogo, cooperazione, e stabilità nell'area a sud dell'Ue. Nel lungo periodo, però, il tentativo è quello di guardare e promuovere l'innovazione africana: infrastrutture, digitale, rinnovabili. LA QUESTIONE SIRIANA, L'ENIGMA PYONGYANG I dossier più caldi rimangono la Siria, la Libia, l'Ucraina e il rapporto con Russia, la Corea del Nord. "Priorità" della presidenza italiana, viene spiegato, sarà guardare alla stabilità dell'area a sud del nostro Paese e la scelta di Taormina e della Sicilia, in questo senso, viene sottolineato, non è casuale. Quanto al dossier che riguarda Mosca, gli sherpa non si attendono grosse novità per quel che riguarda le sanzioni. Roma ribadirà la sua posizione che mira, in quello che fonti diplomatiche definiscono un 'dual approach', a ribadire i principi e gli accordi internazionali, tenendo però aperto il canale del dialogo. CLIMA E COMMERCIO, I TEMI PIÙ CONTROVERSI Su clima e commercio intenso è il lavoro degli sherpa. I sette grandi del mondo su questi temi partono però da posizioni diverse e le distanze con Washington si fanno sentire. L'amministrazione americana, infatti, non ha ancora preso posizione sull'accordo sull'ambiente siglato a Parigi, la cui attuazione rimane invece fondamentale per Roma e per l'Ue. Quanto alla globalizzazione, invece, la linea italiana è sì orientata al futuro e al libero commercio, ma nella convinzione che questi processi che pure hanno garantito e continuano a garantire benessere, necessitano di tutele per chi è stato escluso e di strumenti di contrasto a pratiche distorsive che pure ci sono state. ROAD MAP SULLA PARITÀ DI GENERE Anche il tema della parità di genere sarà tra quelli sul tavolo del summit. Da parte degli sherpa c'e la fiducia che i leader possano approvare una road map per il futuro, che riguardi soprattutto i contesti economici. ALLERTA TERRORISMO CITTÀ BLINDATA La splendida città siciliana è pronta d ospitare il G7 e la parola d'ordine è ovviamente sicurezza. A tal proposito, come noto, il governo ha presentato un apposito decreto che oggi è stato esaminato dalla commissione Difesa della Camera dove è stato respinto l'unico emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle. Ora il testo dovrà essere valutato anche dalle altre commissioni competenti. Le misure - previste dal provvedimento firmato dal premier Gentiloni, e dai ministri Minniti, Pinotti e Padoan - stabiliscono l'incremento, per il mese di maggio 2017, del contingente di personale delle Forze armate, già destinato alle esigenze di prevenzione e contrasto della criminalità e del terrorismo, di 2.900 unità. In tale periodo, il contingente passerà quindi dalle originarie 7.050 a 9.950 unità. Ben 2.900 uomini in più, che saranno così suddivisi: 1923 uomini per la vigilanza di siti e obiettivi sensibili a Taormina, 432 unità per il rafforzamento dei dispositivi di vigilanza delle frontiere marittime ed aeree della Sicilia e della Calabria nonché di altre aree ritenute esposte a rischio, 545 unità, infine, per gli assetti militari di difesa dello spazio aereo e navale. L'obiettivo è quello di "rafforzare i dispositivi di sicurezza connessi allo svolgimento del vertice tra i sette maggiori Paesi industrializzati" tramite un intervento normativo "di natura straordinaria ed urgente". Un dispositivo di sicurezza articolato con un costo dell'operazione relativa alle 2.900 unità di personale aggiuntivo sarà pari a 5 milioni e 360 mila euro.

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