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Pompieri carpentieri per il G7 di Taormina

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I Vigili del fuoco usati per il restauro. I sindacati: "Sfruttati perché c'è fretta e costiamo poco"

Silvia Mancinelli
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«Venghino signori, venghino!». Tanto ci pensano i vigili del fuoco a sistemare il teatro greco di Taormina in tempo per il G7. La citazione dei circensi per invitare la gente a vedere lo spettacolo è solo presa in prestito, ma sembra calzare a pennello con quanto, da diverse settimane, sta accadendo all'interno di quello che sarà lo sfondo della fotografia con i sette leader del mondo riuniti a fine maggio prossimo. Peccato che solo una parte del teatro greco sia agibile e visitabile dai turisti: tutto il resto cade a pezzi e i nostri eroi nazionali lavorano con frullini e carriole alla mano per evitare al Bel Paese figuracce epocali. La scusa, a quanto pare, è quella della messa in sicurezza. I vigili del fuoco, si sa, sono esperti in puntellamenti ma soprattutto non si tirano mai indietro al bisogno. L'anomalia sta nel fatto che continuano a lavorare quotidianamente sui gradoni come falegnami, carpentieri, muratori e manovali. Il Conapo, sindacato nazionale dei pompieri, interrogato sulla questione risponde senza peli sulla lingua: «Probabilmente non c'erano più i tempi tecnici per... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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