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Terremoto, deformata area di 600 chilometri quadratiLa ricostruzione costerà 6 miliardi

Il terremoto tra Marche e Umbria

Dopo le scosse del 26 e 30 ottobre la terra si è abbassata di 70 cm. Renzi: "Ricostruiremo tutto, i soldi ci sono. No a extra-deficit". Il capo dello Stato fa tappa a Camerino, Norcia e Magione sul lago Trasimeno: "Impegno fino alla fine"

Silvia Sfregola
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Nel conto della pubblica amministrazione per il 2017 già compaiono spese pubbliche per la ricostruzione e la messa in sicurezza, stanziate a seguito di precedenti eventi sismici, e si può quindi stimare che nel 2017 le pubbliche amministrazioni centrali e locali spenderanno per la messa in sicurezza del territorio e di edifici pubblici e per la ricostruzione successiva a eventi sismici circa 6 miliardi di euro. A riferirlo un portavoce del Mef, illustrando le risorse stanziate per far fronte agli eventi sismici e gli effetti della spesa sul deficit nel 2017. Per far fronte alle esigenze poste dagli eventi sismici che si sono susseguiti a partire da agosto, il governo ha stanziato con tre successive delibere del Consiglio dei ministri 130 milioni di euro (50 milioni il 25 agosto, 40 milioni il 27 ottobre, 40 milioni il 31 ottobre); nel decreto per la ricostruzione (il 189 del 17 ottobre). Sono stati inoltre stanziati 266 milioni per il 2016 e ulteriori 200 per il 2017. Nel ddl di Bilancio 2017 il governo ha poi stanziato 600 milioni per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016 sotto forma di contributi e credito di imposta (art. 51). Inoltre nel ddl Bilancio il governo ha stanziato ingenti risorse aggiuntive per investimenti in opere pubbliche (art. 21) e liberato spazi di bilancio per comuni e regioni (art. 65) allo scopo di favorire spese stimabili in circa 600 milioni nell'anno 2017, che contribuiranno al piano di messa in sicurezza e prevenzione. Su questo insistono per lo stesso periodo anche circa 2 miliardi sotto forma di incentivi fiscali per le opere di ristrutturazione da parte dei privati e 800 milioni già stanziati per opere pubbliche contro il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza delle scuole. Renzi: "Ricostruiremo tutto" Intanto Renzi annuncia l'approvazione del decreto venerdì prossimo in Consiglio dei ministri: "Approveremo un altro decreto legge che snellirà ulteriormente i tempi, le procedure, la burocrazia - dichiara il premier - I soldi ci sono, la volontà anche. Ricostruiremo tutto. A cominciare dalla Chiesa di San Benedetto, patrono d'Europa". E attacca: "I soldi e le risorse sono state già stanziate nella legge di Bilancio: 3 miliardi sul 2017 e 5-8 miliardi nel 2018. Se ci sarà bisogno di più risorse ricorrendo a ulteriori spazi di deficit noi metteremo i denari necessari, ma al momento non vi è la necessità".   Dopo il sisma area deformata di 600 km quadrati I terremoti del 26 e del 30 ottobre hanno deformato una zona di 600 chilometri quadrati. La prima analisi dei dati del satellite radar Sentinel 1, del programma europeo Copernicus, elaborate dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dall'Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irea-Cnr) evidenzia che la zona in cui si sono verificati "i maggiori movimenti del terreno" è stata delimitata dai ricercatori con un'ellisse lunga circa 40 chilometri e larga circa 15. "L'ellisse si estende da Pieve Torina fino ad Accumoli, a Sud e in questa zona i dati dei satelliti hanno indicato le maggiori deformazioni del suolo, evidenziate da frange colorate ognuna delle quali rappresenta un abbassamento del terreno di circa 3 centimetri superiore alle frange adiacenti" spiega Stefano Salvi dell'Ingv. All'interno dell'elisse, dove le frange sono più fitte, si trova la zona in cui il suolo si è abbassato fino a 70 centimetri, vicino a Castelluccio di Norcia. "Fuori dall'ellisse, a Est e a Ovest, il terreno è stato sollevato di alcuni centimetri.

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