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TIZIANA CATARCI «Dobbiamo lavorare perché l'ateneo sia come ai tempi di Fermi e Pirandello»

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«Nessuno ha commentato come erano vestiti gli altri candidati». Tiziana Catarci, ingegnere informatico, la sola donna a essersi presentata alle elezioni da rettore, ci scherza su. Il fatto di...

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«Nessuno ha commentato come erano vestiti gli altri candidati». Tiziana Catarci, ingegnere informatico, la sola donna a essersi presentata alle elezioni da rettore, ci scherza su. Il fatto di essere l'unica donna in oltre 700 anni di storia del primo ateneo di Roma a partecipare alla corsa alla poltrona non la scoraggia affatto. Anzi. «Io corro per vincere. Con gli altri candidati siamo tutti amici. Non ci sono state particolari rivalità». La Sapienza è tuttavia un ambiente prevalentemente maschile o, sarebbe meglio dire, maschilista. «In verità le studentesse sono più della metà. Il problema è tra i docenti. Solo un quinto dei professori ordinari è donna. Comunque è un ambiente maschilista». Come vede questa università in futuro? «Dobbiamo lavorare perché questo ateneo sia come quello dei tempi di Fermi e Pirandello. E la nostra reputazione deve esser riconquistata con i fatti, valorizzando soprattutto il capitale umano».

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