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Tre arresti per usura a Foggia

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Inchiesta partita dalla denuncia di un operaio: aveva chiesto piccoli prestiti dopo aver perso il lavoro

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Tre persone sono state arrestate a Foggia con l'accusa di usura. Le indagini sono partite dalla vicenda di un uomo che aveva chiesto piccoli prestiti, per mantenere la famiglia, ed è stato costretto a pagare interessi annui di oltre il 360 per cento. In manette Antonio Aghilar, 40 anni, Vincenzo e Salvatore De Rosa, di 51 e 37 anni. I tre hanno ottenuto gli arresti domiciliari. Le ordinanza di custodia cautelare sono state emesse dal gip del tribunale di Foggia Domenico Zeno che ha accolto le richieste del sostituto procuratore Vincenzo Maria Bafundi. Secondo le indagini, l'uomo, un operaio con moglie e quattro figli minorenni, era in difficoltà finanziarie anche per aver perso il lavoro: così ha chiesto aiuto ad Aghilar che, sotto falso nome, gli ha prestato del denaro, a 500 euro per volta. A fronte di questi prestiti l'operaio era costretto a versare interessi mensili di 150 euro più altri 150 euro per ogni giorno di ritardi nei pagamenti. Inoltre se il malcapitato non pagava o ritardava nei pagamenti i tre lo minacciavano, annunciandogli che gli avrebbero incendiato l'automobile o avrebbero fatto del male ai suoi familiari. Dopo qualche mese l'operaio, per paura, è scappato da casa senza far sapere nulla di sè, tanto che la moglie ha denunciato la sua scomparsa. Qualche giorno dopo l'uomo si è presentato alla caserma dei carabinieri di Pescara, denunciando i suoi presunti aguzzini e dando il via alle indagini.

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