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Mais geneticamente modificato, l'Italia chiede lo stop all'Europa

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Il ministro della Salute Balduzzi

Il ministro Balduzzi chiede all'Ue l'autorizzazione allo stop per la messa in coltura del mais ogm.

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Alt alla coltivazione di sementi di mais geneticamente modificati, in Italia e in Europa. Sui tavolini della Commissione europea è arrivata la lettera firmata dal ministro della Salute Renato Balduzzi che ha chiesto di chiudere le porte in faccia al Mon810. Una decisione che incontra la volontà di 8 consumatori su 10, tanti sono gli italiani che dichiarano di non volere Ogm nel piatto. “In particolare - secondo un'indagine della Cia (Confederazione italiana agricoltori) - il 55% degli intervistati ritiene gli organismi geneticamente modificati siano dannosi per la salute, mentre il 76% crede semplicemente che siano meno salutari di quelli normali in commercio”, dice il presidente della Cia Giuseppe Politi che tiene a sottolineare come “non si tratta di un rifiuto ideologico, ma di una posizione che nasce dalla consapevolezza che l'introduzione di prodotti geneticamente modificati in Italia può seriamente mettere a rischio la specificità e il valore aggiunto della nostra agricoltura, che è fatta di qualità, biodiversità e tipicità”. E finalmente è arrivata una boccata d'aria fresca sul meraviglioso mondo del Made in Italy, che dà sostegno della certezza della qualità del nostro agroalimentare, riconoscendo gli sforzi compiuti dal mondo agricolo italiano nella produzione di prodotti genuini, tracciabili e legati ai territori. “Positiva la decisione del ministro Catania, ora si adotti un provvedimento concreto per vietare la diffusione di questo mais”, ha fatto sapere Legambiente che, insieme a tante altre associazioni, da diversi anni è impegnata in un Task Force per un'Italia libera da Ogm. “La richiesta di sospensione presentata oggi – fa sapere il Cigno Verde – coincide con il periodo in cui si coltiva il mais, segnando così un primo passo importante contro i tentativi di introdurre gli ogm in agricoltura”. E dunque? “Bene la decisione del Ministro Catania di chiedere in Italia e in Europa la sospensione d'urgenza dell'autorizzazione alla messa in coltura del mais MON810, riteniamo però fondamentale che a questa decisione segua un impegno concreto affinché si proceda all'adozione della clausola di salvaguardia nei confronti del mais ogm. La clausola in questione è stata già adottata da diversi paesi europei, dai quali l'Italia deve prendere esempio. Solo così si potrà tutelare veramente sia il settore agricolo italiano, che si basa su una produzione di qualità, sia le sue eccellenze agroalimentare, salvaguardando allo stesso tempo la salute delle persone”, così commenta Legambiente.

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