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L'urlo dei laziali: questo è il tempo di vincere con te

Abbonamenti boom, i tifosi ci credono a scatola chiusa nonostante i rinforzi non siano arrivati

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Essere Laziali, lo slogan della nuova campagna abbonamenti, vuole dire tante cose ma soprattutto saper aspettare. Siamo al 22 giugno e, per ora, ancora nessun acquisto ufficiale anche se i dirigenti lavorano sodo e il presidente Lotito sta facendo di tutto per accontentare Sarri. Stavolta i laziali, che conoscono perfettamente il loro destino pieno di tensioni e tormenti durante il mercato estivo, hanno scelto una nuova forma di «contestazione» per l’attendismo societario: abbonarsi a scatola chiusa, senza sapere se Milinkovic partirà, se Berardi e gli altri rinforzi promessi sbarcheranno nella Capitale entro la partenza per il ritiro di Auronzo dell’11 luglio. Il dato dei primi due giorni, inatteso per certi aspetti, è confortante, quasi 4.000 tifosi hanno dichiarato il loro amore alla Lazio a prescindere da tutto. Se il buongiorno si vede dal mattino, Champions a parte, l’obiettivo dei trentamila abbonati può essere raggiunto battendo il record dell’era Lotito con 28.732, nella stagione 2004-2005 quando il presidente salvò il club dal fallimento e dalla retrocessione in serie B. L’anno passato sono stati 26.193 ma ora si annusa un entusiasmo che si può riassumere nell’empatia che tecnico e squadra hanno raggiunto con la gente laziale. Immobile, Cataldi, Casale, Romagnoli e Radu al matrimonio di Zaccagni che cantano i «Giardini di marzo» rappresentano perfettamente i tifosi: «Questa è il tempo di vincere con te», l’urlo di tutto il mondo Lazio.
 

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