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Lotito chiede a Sarri il salto di qualità della Lazio

Per il ruolo del diesse Tare, possibile promozione per Calveri

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Sarri spinge, i tifosi sono con lui. Prima l’incontro con Lotito per progettare il futuro, poi gli acquisti e, infine, il ritiro dove il tecnico spera di avere già la versione quasi finale del gruppo che dovrà confermarsi tra le prime quattro in campionato e provare a fare una buona figura in Champions. Il comandante biancoceleste potrà essere più o meno simpatico ma di sicuro è chiaro e, nella pancia dell’Olimpico subito dopo la vittoria con la Cremonese che ha certificato la presenza sul podio, ha spiegato le sue intenzioni nei prossimi giorni. Decisivi per il futuro della Lazio perché non c’è tempo da perdere se si vuole contrastare le grandi pronte a riscattarsi nella prossima stagione: «Voglio parlare col presidente - ha detto Sarri - non è detto che siccome c'è un contratto bisogna proseguire insieme per forza. Sentiamo le idee che ha Lotito e,se siamo tutti con le stesse come lo scorso anno, si va avanti tranquillamente. Vediamo che si può fare, ci dovrebbero essere introiti in più, non ho nessuna intenzione di lasciare la Lazio, ma neanche di fare cose che non mi stanno più bene. Il primo passo è avere la certezza su chi rimane, se non si fa questo per andare dietro al mercato si rischia di prendere giocatori inutili alla causa. Noi in certe zone di campo siamo corti o forti, ma carenti in alcune caratteristiche». Palla al presidente che, al netto della figura di Tare ormai sempre più verso il divorzio dopo 15 anni, deve sciogliere molti nodi e soprattutto accelerare. Proprio sul nuovo diesse tra le varie ipotesi c’è anche quella di una promozione di Armando Calveri, attuale segretario generale e uomo di fiducia del presidente. Ha la qualifica per farlo, ha partecipato a tantissime trattative di mercato oltre ad avere ottimi rapporti con Sarri e non esclude la permanenza di Fabiani come direttore generale. È un’idea per ora ma va tenuta in considerazione.
A prescindere dal quadro dirigenziale restano le richieste di Sarri di accelerare: i tifosi sono tutti col comandante, in pratica l’allenatore pretende il salto di qualità che la Lazio attende da anni. Le parole dell’allenatore di domenica, ovviamente, erano dirette oltre che a Lotito anche ai giocatori, ai big soprattutto che devono avere chiaro il loro futuro. Il tecnico non vuole passare l’estate a correre dietro alle voglie di fuga di Luis Alberto piuttosto che al rinnovo di contratto o cessione di Milinkovic. Anche perché, oltre all’attacco, proprio il cuore alla squadra va rifondato con due terzi dei titolari se sarà ceduto (come sembra) Sergej da trovare sul mercato per creare un reparto che sappia ben interpretare lo spartito sarriano. A centrocampo dovrebbero restare in tre Cataldi, Vecino e Luis Alberto, cessione in vista per Marcos Antonio e Basic. Obiettivi Frattesi (difficile), Zielinski, Gedson Fernandes (24 anni portoghese del Besiktas) e il giovane Fazzini dell’Empoli. Sarri accelera, Lotito deve decidere perché ogni giorno è prezioso per impostare il progetto futuro.

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