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Lotito: Lazio unita per la Champions

Il presidente lancia la volata finale: ci mancano quattro partite, creiamo un clima positivo t

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Ha compiuto 66 anni, la Lazio lo ha festeggiato: 6.869 giorni da presidente per Claudio Lotito, il più longevo della storia del club dopo il sorpasso operato un anno fa su Fortunato Ballerini, numero uno agli albori del Novecento (1904-1922). Nel corso del tempo è riuscito a convincere la maggioranza degli appassionati biancocelesti anche se una fetta di contestatori resta soprattutto per le contrapposizioni iniziali della sua gestione. In ogni caso Lotito si gode la festa e, dopo averlo fatto con Sarri, col capitano Immobile (quasi un figlio per lui) e con tutta la squadra, prova a ricompattare pubblicamente il gruppo per il rush finale: «Chiedo serenità all’ambiente perché mancano quattro finali da qui al termine della stagione - dice il presidente a Lazio Style - ognuno deve fare la propria parte, dobbiamo continuare a creare un clima positivo, internamente ed esternamente». Il traguardo è vicino, serve un ultimo sforzo dopo tanti sacrifici e Lotito spiega l’importanza dell’ingresso in Champions: «Le  ultime quattro partite possono rappresentare una svolta per la società, la squadra e i tifosi perché vorrebbe dire rientrare nell’olimpo del calcio, una ulteriore testimonianza del fatto che rappresentiamo la prima squadra della Capitale». Concetto che deve essere chiaro a tutti soprattutto ai giocatori che hanno un po’ mollato nelle ultime sfide dando per acquisito il traguardo. 
E, invece, la Lazio non può fare troppi calcoli, deve tornare a giocare come ha dimostrato di saper fare. Sarri ha richiamato i suoi alla massima concentrazione, bisogna prendere i 50 milioni garantiti dalla fase a gironi della Champions per rilanciare il progetto col tecnico e definire anche il rapporto con il diesse Tare che ha il contratto in scadenza. Il presidente non ha nascosto il suo sogno: Festeggeremo la ricorrenza del decennale della vittoria del 26 maggio nel derby di Coppa Italia  abbiamo preparato un evento ad hoc, speriamo possa rappresentare un momento di gioia, accompagnato anche dai risultati del campionato». Ci sarà Senad, autore dello storico gol ma ora servono punti pesanti per trasformare quella serata in una festa vera. Anche per il futuro.
 

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