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Lazio, sfida infinita Inzaghi-Sarri

Domenica alle 12.30 i biancocelesti ritrovano il vecchi tecnico. Ora i tifosi amano il comandante

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Mezzogiorno di fuoco per un’altra sfida infinita. Due mondi a confronto, Sarri contro Inzaghi: il comandante toscano contro lo stratega piacentino trapiantato a Roma con oltre vent’anni di vita con l’aquila su petto. I due si stimano anche se Inzaghi c’è rimasto un po’ male di alcuni riferimenti nemmeno troppo velati di Sarri sugli ultimi dieci anni di Lazio con una sola Champions conquistata. Il discorso dell’attuale allenatore biancoceleste era più per spiegare la portata di un eventuale ingresso tra i primi quattro che per denigrare il lavoro svolto nel passato da Inzaghino ma sicuramente ha finito per sminuire i successi conquistati sul campo dalla Lazio inzaghiana. 
Dal punto di vista tattico, poi sono molto diversi, «giochista» il primo, «risultatista» Simone. Più flessibile l’interista anche se ultimamente si è un po’ appiattito sul 3-5-2 pur avendo cominciato con i giovani biancocelesti dal 4-3-3. Che è lo spartito inderogabile del sarrismo, non ci sono dubbi che pure a San Siro in un scontro diretto per la Champions la Lazio si schiererà col solito modulo. Sono dieci i precedenti tra i due allenatori e vedono in netto vantaggio Sarri più che altro per il suo passato napoletano. In totale sono sei contro tre i successi e un solo pareggio 1-1 al vecchio San Paolo (gol di Hamisk, risposta di Keita). Inzaghi ha dalla sua la vittoria nella finale della Supercoppa in Arabia Saudita del 23 dicembre 2019 e ha vinto l’ultimo confronto a San Siro della passata stagione. Ma Sarri si è imposto all’andata per 3-1, stesso risultato realizzato anche nello scorso campionato e ha dimostrato quest’anno di aver creato una squadra particolarmente brillante negli scontri diretti. Inoltre la Lazio, ma su questo elemento è difficile fare previsioni, ha la possibilità di giocare per il pari avendo un +7 in classifica maturato anche per quelle undici sconfitte in campionato dei nerazzurri che stanno avendo un rendimento ben al di sotto delle previsioni. 
In ogni caso sarà la sfida del cuore per molti laziali: qualcuno non riesce a mantenere un giudizio lucido sul passato ed esprime un veleno inspiegabile verso Inzaghi che si è lasciato male ma, fino alla sera del «gran rifiuto» e della fuga a Milano, era stato impeccabile. 
La maggioranza dei tifosi, però, riconosce grandi meriti all’ex allenatore, ne porta nel cuore un bel ricordo anche se, giustamente, ora pensa solo a Sarri che rappresenta un ottimo presente e un futuro roseo. Con Maurizio è stato amore a prima vista:<ET>adesso c’è solo da chiudere la pratica e centrare una fondamentale qualificazione in<ET>Champions League che farebbe dimenticare le cadute in Europa e renderebbe la stagione straordinaria.
 

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