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La Lazio non si ferma più

Tris a La Spezia griffato da Immobile, Anderson e Marcos Antonio: secondo posto consolidato

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Ventidue punti su ventiquattro con sette vittorie e un pareggio, la Lazio vola verso la Champions, consolida il secondo posto e ora aspetta buone notizie nel weekend dai risultati delle rivali. A La Spezia soffre mezz’ora poi dilaga e rifila tre gol alla squadra di casa. E se i primi due marcatori, Immobile su rigore e Anderson erano prevedibili nonostante il lungo digiuno, il tris griffato da Marco Antonio è una vera novità ma certifica la supremazia del gruppo di Sarri in questa fase della stagione. Semplici recupera Verde dall’inizio e punta sulla vena di Nzola e Gyasi. Sarri è costretto a cambiare la squadra che aveva battuto la Juventus, nel riscaldamento Casale avverte un prolema intestinale e lascia il posto a Patric. Partenza da incubo, la Lazio entra male in campo, lo Spezia per venti minuti sembra il Real Madrid. Provedel è fortunato sulla traversa di Bourabia dopo soli 120 secondi e sulla conclusione di testa di Nzola. Sarri si sgola in panchina, chiede al centrocampo di salire e soprattutto agli esterni Anderson e Zaccagni di dare più soluzioni di passaggio ai difensori pressati dagli avanti di Semplici. Verso la mezz’ora arriva la sveglia con Milinkovic e Luis Alberto, Cataldi prende in mano il gioco e Immobile sfiora il vantaggio con un intervento di Ampadu al limite dal fallo. Il terzino gallese si ripete poco dopo su Anderson (sponda di testa di Sergej) steso a pochi metri da Dragowski: Irrati fischia il rigore che Immobile trasforma con sicurezza ritrovando il gol dopo 52 giorni. Lo Spezia accusa il colpo, Ciro e Luis Alberto sfiorano il raddoppio prima del fischio dell’arbitro: tutti negli spogliatoi con la Lazio uscita alla distanza.
Ripresa con la Lazio che parte all’assalto e trova subito il 2-0: minuto 53 e un’azione corale con rapidi scambi che vedono coinvolti Felipe, Immobile e Luis Alberto, i biancocelesti entrano in porta col pallone. Il gol lo realizza Anderson che torna a segnare dopo dieci giornate di campionato. Lo Spezia sparisce dal campo (solo una parata di Provedel su tiro di Ekdal), Lazio padrona. Escono Ciro e Cataldi, dentro Pedro e Marcos Antonio. Inutili gli ingressi di Agudelo, Maldini, Reca e Shomurodov per rianimare una squadra in chiara difficoltà. Il brasiliano mette il punto esclamativo alla sfida, riparte in contropiede al tramonto della partita, si beve l’incerta difesa di casa e sigla il 3-0 dopo una corsa di settanta metri. Sarri esulta in tribuna e tutta la squadra corre ad abbracciare il piccolo centrocampista che probabilmente giocherà sabato prossimo contro il Torino vista la squalifica di Cataldi (nel finale anche pochi minuti per Cancellieri). Fanno festa i laziali sotto il settore dei tifosi arrivati da Roma: la corsa verso la Champions è una sinfonia straordinaria con Sarri direttore d’orchestra. 
 

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