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Immobile è l'arma Champions della Lazio

Il capitano rientra a Monza dopo l'infortunio, Sarri può sorridere

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Freme Ciro, si allena con il resto del gruppo, segna subito nella partitella finale, aspetta domenica per tornare in campo dopo un altro stop muscolare. Roba mai vista per uno come lui abituato a saltare pochissime partite in una stagione, ma quella fitta, inizialmente sottovalutata, allo stadio Maradona (3 marzo) era costata carissima. La vittoria di Napoli, prestigiosa e fondamentale nella corsa Champions, offuscata dall’ennesimo stop del capitano che, a 33 anni, sta accusando qualche passaggio a vuoto del suo fisico bionico. 
Lesione di primo grado, bollettino medico impietoso e Lazio nei guai in Conference League e per le gare con Bologna e soprattutto Roma (secondo derby saltato). Male in Europa, bene in campionato con Felipe Anderson costretto a traslocare al centro dell’attacco. Tant’è, il re torna al suo posto e, per la volata finale che regalerà i posti in Champions League, può essere la carta vincente della creatura di Sarri che punta l’obiettivo in campionato dopo le delusioni europee. Solo undici gol in questa stagione tra campionato e coppa, una miseria rispetto al suo standard e l’obiettivo delle duecento reti in serie A nel mirino. Si è fermato a 191 (ottavo bomber nella classifica di tutti i tempi), ne mancano nove, con undici gare per chiudere la stagione il traguardo può essere alla portata del capitano della Lazio. Con la maglia biancoceleste l’obiettivo è ancora più vicino con 193 gol segnati in 286 gare. 
In questi giorni, nonostante la sosta, ha lavorato tanto per essere pronto alla ripresa: venerdì ha chiuso il suo protocollo riabilitativo tra palestra e campo, con l’aggiunta di una fase per rinforzare la caviglia. Già, sarebbe proprio quello il problema principale che ha determinato i guai ai flessori. Sarri lo aveva spiegato chiaramente durante una conferenza stampa: «Ciro purtroppo è uscito dalla stagione scorsa con un’infrazione al perone. Secondo me è andato in difficoltà di appoggio, gli ha creato qualche piccolo squilibrio e lo ha portato ad avere problemi muscolari». Analisi chiara che ha costretto, d’accordo con la staff medico a fare stavolta un lavoro specifico per riacquisire la stabilità necessaria per evitare ulteriori ricadute. 
A proposito, proprio il Monza, apre il cassetto dei brutti ricordi con quei cinque minuti finali (inutili) dopo il derby d’andata che gli costò un ulteriore stop fisico (niente Juve e sosta per i mondiali trascorsa a curarsi gli acciacchi fisici). All’U-Power Stadium, il vecchio Brianteo, Immobile si riprende il suo posto così da agevolare il ritorno di Anderson sulla fascia destra. Da quel lato Milinkovic si trova più a suo agio con Felipe rispetto a Pedro, ma solo per caratteristiche tecniche con il brasiliano più adatto a lanciarsi in profondità dello spagnolo. chissà che il ritorno alla normalità del tridente offensivo non possa giovare anche al gigante serbo. Sarri sorride anche in questo senso ma soprattutto per il ritorno del punto riferimento del suo attacco che sta avendo inattese difficoltà rispetto al passato.
 

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