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La Lazio saluta l'Europa

L'Az Alkmaar vince con merito e va i quarti: biancocelesti impalpabili

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Europa amara. Anche la Conference finisce male. Ai quarti va l’Az Alkmaar, con merito per quanto visto nel doppio confronto. Anche stavolta finisce 2-1, come all’andata: vantaggio Lazio con Felipe Anderson, poi la rimonta inesorabile degli olandesi a segno con Karlsson e Pavlidis i migliori di una squadra che ha saputo sfruttare gli errori dei biancocelesti.
Az in formazione tipo e reduce da tre vittorie consecutive in campionato (terzo posto a soli cinque punti dalla capolista Feyenoord). Sarri sorprende tutti e si affida a un turn over moderato: Provedel scavalca Maximiano in porta, difesa inedita con Marusic, Gila, Romagnoli e Pellegrini, quest’ultimo all’esordio in biancoceleste. A centrocampo riposa Luis Alberto, dentro il terzetto Milinkovic, Vecino e Basic, in attacco Cancellieri sostituisce Pedro e affianca Felipe e Zaccagni.
Si comincia con l’Az che fa possesso palla e la Lazio che aspetta per venti minuti. 
Al primo affondo i biancocelesti passano con un lancio lungo di Romagnoli, Zaccagni prende la difesa di casa alle spalle, Felipe fa secco il portiere sul primo palo. Troppo facile perchè, poco dopo, la squadra di Jansen reagisce e trova il pari immediato con il solito Karlsson che beffa Provedel non impeccabile nella conclusione dalla distanza (troppo passivi Cancellieri e Milinkovic). La Lazio spinge poco, Vecino si prende un giallo giusto, a centrocampo gli olandesi arrivano sono assatanati e arrivano sempre primi sul pallone. Lo stesso laterale svedese impegna Provedel in una parata fondamentale sul finire della prima frazione. Nella ripresa subito Pellegrini protagonista, prende un’ammonizione e poi impegna il portiere Ryan con un sinistro che meritava maggiore fortuna. Palo clamoroso di Reijnders e allora Sarri cambia cominciabdi a o pensare al campionato: fuori Sergej, Romagnoli e Zaccagni, dentro Luis Alberto, Casale e Pedro. Al 62’ la chiude Pavlidis al termine di un’azione corale con la difesa della Lazio poca attenta: 2-1 un altro legno stavolta di Odgaard, la creatura di Sarri si arrende col passare dei minuti. Esce anche Pellegrini per Lazzari poi Romero prende il posto di Felipe (sfinito). Nei minuti finali una minima reazione dei biancocelesti che riescono almeno a evitare un’altra imbarcata europea come già successo in<ET>Danimarca. Ora il derby, il campionato e una Champions da inseguire a tutti i costi per non rendere anonima la stagione. Si poteva fare di più in questa coppa, ma almeno ora si avrà il vantaggio con l’Atalanta di essere fuori dalle coppe rispetto alle concorrenti.

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