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Pedro il re di coppe della Lazio

Milinkovic e lo spagnolo rimontano e battono il Midtjylland: ora si decide tutto in Olanda

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Decide Pedro (quarto gol stagionale, due in coppa) in rimonta dopo la perla di Isaksen e il pari di Milinkovic. La Lazio spezza l’equilibrio di un girone di Europa League più complicato di quanto si pensasse e batte 2-1 i fastidiosi danesi del Midtjylland. Tutto rimandato alla trasferta in Olanda di giovedì prossimo con tante combinazioni possibili dopo il risultato di Sturm Graz-Feyenoord (1-0, al 93' per gli austriaci) ma i biancocelesti se la giocheranno fino all’ultimo seppure a soli tre giorni dal derby.. Con un pareggio Lazio sicura di stare nelle prime due se vince ha buone possibilità di chiudere in testa ma i calcoli da fare sono tanti e dipendono anche dalla differenza reti delle partite che si devono ancora giocare.r
A sorpresa Sarri ne cambia cinque rispetto alla splendida recita di Bergamo. Hysaj sostituisce lo squalificato Lazzari, Gila agisce in mezzo al posto di Casale, due novità a centrocampo con la seconda da titolare di Marcos Antonio e Basic per Vecino affaticato dai tanti impegni ravvicinati, in attacco esordio dall’inizio per il giovane Cancellieri (riposa inizialmente Pedro). Non c’è Immobile così come Patric per un problema al ginocchio. Sull’altro fronte il tecnico Capellas presenta uno speculare 4-3-3 con Isaksen, Dreyer e Chilufya che all’andata punirono la presunzione dei biancocelesti con un pesante 5-1. Alla fine sono poco più di 15.000 gli spettatori, quasi i laziali confermassero di gradire di più il campionato che la coppa europea.
Si parte e al primo errore la Lazio va subito sotto: Gila sbaglia un lancio elementare, Marcos Antonio imita il difensore spagnolo e Isaksen trova un destro a giro fantastico: 0-1 dopo nove minuti. Doccia gelata ma i biancocelesti non si perdono d’animo e cominciano a martellare, nella prima mezz’ora arrivano al tiro pericoloso Felipe, Sergej e Basic ma la sfida sembra stregata. 
Al 35’ la giocata corale che porta al meritato pari: lo realizza Milinkovic con un piattone chirurgico dopo l’assist di Anderson. Cancellieri si sposta sulla fascia, Felipe torna in mezzo per aprire meglio la difesa ospite. Danesi in difficoltà fino al termine del primo tempo salvati da Sviatchenko sulla linea di porta dopo la conclusione a botta sicura di Basic. 
Nella ripresa subito un brivido con la traversa di Dreyer replicata poco dopo da Zaccagni che porta in parità anche i legni colpiti. A quel punto Sarri inserisce l’artiglieria pesante, dentro Cataldi, Vecino e Pedro, escono Marcos Antonio, Basic e Cancellieri. In tre minuti l’azione decisiva con Zaccagni che rifinisce per il sinistro dello spagnolo: Lazio avanti con tanta fatica. 
Ancora cambi con un po’ di gloria per Luka Romero (un paio di azioni insistite che hanno infiammato i tifosi presenti) e infine Casale. Felipe fallisce il tris, Pedro fa doppietta ma parte in fuorigioco. Pochi rischi e gestione fino al 96’ per chiudere con tre punti pesanti. Tante note liete con la certezza, però, che le seconde linee debbano essere più incisivi quando Sarri concede loro occasioni per mettersi in mostra. 

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