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Lazio d'acciaio a Bergamo

Atalanta surclassata, lezione di sarrismo: segnano Zaccagni e Felipe Anderson

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Lezione di sarrismo a Bergamo per la gioia di duemila tifosi. La Lazio passa sul campo dell’Atalanta, imbattuta fino a ieri in campionato, e risale in zona Champions (controsorpasso sulla Roma). Il blitz lo firmano Zaccagni e Felipe Anderson che capitalizzano una supremazia indiscutibile, solo per caso finisce solo 0-2, avversari disinnescati. Senza Immobile, mancava un punto di riferimento fondamentale, Sarri ha presentato un tridente leggero che ha mandato letteralmente in barca la difesa di casa che non aveva punti di riferimento. Stupisce, ma ormai i numeri non mentono, la tenuta difensiva con Provedel che ha raggiunto 569 minuti di imbattibilità. Quello laziale rimane il miglior reparto arretrato di una serie A molto equilibrata: solo cinque gol incassati in undici gare con 24 punti conquistati e una passo da vertice che fa sognare. Tanta paura per nulla anche se alla lunga l’assenza di Ciro peserà, eccome. Ieri, però, la Lazio ha mostrato le potenzialità del tridentino Pedro-Anderson-Zaccagni, imprendibile per gli avversari. Alla fine nemmeno una parata di Provedel che ha dovuto solo sbrigare l’ordinaria amministrazione con qualche uscita alta. Unica nota dolente, l’ammonizione al tramonto della sfida di un superlativo Milinkovic che, con questo giallo, entra in diffida. Il calcolo è presto fatto, perché domenica prossima giocherà contro la Salernitana, rischiando di saltare il derby in caso di una nuova sanzione disciplinare. Tant’è, Sarri si gode la prova super della sua banda. Segna subito Zaccagni, imbeccato da Pedro, raddoppio di Felipe Anderson all’inizio della ripresa, bravo a sfruttare una ripartenza di Marusic. Nel mezzo, due occasioni sciupate da Vecino e un dominio totale della partita. Sullo 0-2, Gasperini ha inserito anche Zapata (nell’intervallo erano entrati Malinovski e Djimsiti), poi Ederson senza mai infastidire la recita laziale. Sarri ha inserito Basic per Cataldi, Hysaj al posto di Lazzari e, nel finale, Cancellieri per un monumentale Pedro. Gara controllata senza problemi, quasi senza soffrire. Nella difesa, oltre a Romagnoli, va sottolineata un’altra prova convincente di Casale che ha sofferto pochissimo Muriel (espulso al 90’ per doppio giallo) e ha dimostrato sincronismi perfetti con il compagno di reparto. Così come il capitano morale della squadra ha annullato il temutissimo Lookman. Adesso, un po’ di riposo prima di tuffarsi nella rivincita contro il Midtjlland in Europa League e domenica la Salernitana all’Olimpico per continuare la marcia in una campionato che può riservare molto sorprese vista la formula anomala. Primo esame senza Ciro superato a pieni voti, attese conferme ma Sarri può festeggiare il passo avanti della sua creatura.

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