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La Lazio rallenta, stop Immobile

Solo 0-0 all'Olimpico contro l'Udinese, preoccupano le condizioni del capitano

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Calendario, stanchezza, l’infortunio di Immobile e una buona Udinese: ecco il mix letale, finisce 0-0 in un Olimpico imbandierato come ai vecchi tempi da oltre 45.000 spettatori. Quinta partita senza subire gol per la miglior difesa del campionato, ma la Lazio perde il suo bomber (non si sa per quanto, sembra un guaio serio) e non riesce a segnare. Samardzic e Delofeu colpiscono due traverse clamorose che fanno diminuire i rimpianti per non aver replicato l’ottima prova di Firenze. 
Si comincia dopo il volo di Olympia, fischia il giovane Colombo che dirige all’inglese ma, nella ripresa, si dimentica di espellere Becao meritevole del secondo giallo. Subito uno spavento per un tiro a botta sicura di Samardzic che si stampa sulla traversa e poi per una percussione del giovane centrocampista tedesco bloccata da Casale, ma poi salgono di tono Milinkovic e Zaccagni. Felipe sfiora il vantaggio, Sergej impegna di testa Silvestri. 
Al 28’ si blocca Ciro, l’Olimpico resta in silenzio. Smorfia di dolore, problema al flessore della coscia sinistra e cambio obbligato con molta rabbia per il superlavoro a cui è stato sottoposto in questo periodo con tante partite ravvicinate. Sarri inserisce Pedro e sposta Felipe Anderson nel ruolo di falso nove. La Lazio si ferma, quasi percepisse il guaio del proprio capitano che scappa negli spogliatoi. Arretrano i biancocelesti che stavano prendendo in mano la partita dopo venti minuti di studio, l’Udinese non affonda e così il primo tempo si chiude sullo 0-0. 
Ripresa in fotocopia, Lazio smarrita e spompata dall’Europa League che ha tolto brillantezza e appannato le idee. Milinkovic fatica a risalire il campo, la squadra non ha profondità e, con lo spostamento di Felipe in mezzo, perde il brasiliano che nella prima mezz’ora era stato uno dei migliori. Pedro si accende poco, soffre la fisicità dei ragazzi di Calori. Poche emozioni con il tecnico dei friulani che sfrutta i cambi inserendo Ebosse per Becao che doveva essere espulso, Success, Arslan e Lovric. 
Casale sfiora il vantaggio su angolo, poi salva su Arslan che quando vede la Lazio diventa un fenomeno. Sarri ricorre solo a Luis Alberto e Cancellieri (a tre minuti dalla fine) e per il resto sceglie di lasciare in campo tutti i migliori, seppure stremati. L’Olimpico trema sulla traversa di Delofeu, al 93’ Vecino non arriva sul cross di Pedro. Il pari finale può anche andare bene perché i friulani hanno confermato la loro forza ma lo stop di Immobile preoccupa. Prima della sosta ci sono tre scontri diretti contro Atalanta, Roma e Juventus, le gare interne con Salernitana e Monza oltre alle due sfide finale in coppa: Sarri deve trovare una soluzione definitiva per sostituire il suo bombe.

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