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Una super Lazio sbanca Firenze

Segnano Vecino, Zaccagni, Luis Alberto e Immobile: 4 gol anche alla Fiorentina

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Esame superato alla grande.]Un altro 4-0 della Lazio, dopo quelli a Cremonese e Spezia, stavolta sul campo della Fiorentina: terzo posto in classifica, quarta vittoria consecutiva, miglior difesa della serie A con soli cinque reti incassate. Segnano Vecino, Zaccagni, Luis Alberto e Immobile (ora è tra i primi dieci marcatori della serie A, ieri ha festeggiato 300 presenze), alla fine è una disfatta per i viola che pure hanno lottato ma si sono arresi alla qualità di una Lazio da urlo.
Moduli speculari, il 4-3-3 è un dogma per entrambi i tecnici, Italiano si affida al tridente Ikoné, Jovic e Kouame, Amrabat detta i tempi, dietro rientra Dodò mentre Milenkovic parte ancora dalla panchina. Sarri ne cambia cinque rispetto all’Austria, perde Cataldi (febbricitante), al suo posto Marcos Antonio che gioca la seconda partita da titolare dopo quella casalinga col Verona. Rispetto al pari contro lo Sturm tornano dal primo minuto Lazzari, Patric, Vecino e Zaccagni (tutti entrati nella ripresa in coppa). Si comincia con lo spartito fin troppo chiaro, la Fiorentina prende in mano la partita, la Lazio si raccoglie davanti a Provedel in attesa di tempi migliori. La banda di Sarri soffre i cambi di campo e va in affanno sulle conclusioni ravvicinate di Jovic e Ikonè. Al primo affondo i biancocelesti passano con Vecino abile a girare in porta un angolo battuto da Zaccagni (senza Cataldi e Luis Alberto è lui incaricato dei calci da fermo). Soffre Marcos Antonio, troppo fragile il centrocampo laziale che cerca scambi veloci per ripartire saltando il pressing viola. Ci riesce al 24’ e lo stesso Zaccagni di testa regala il raddoppio sull’assist al bacio del solito Milinkovic. La Fiorentina schiuma rabbia, si ritrova sotto di due gol con due tiri in porta degli avversari. Il terzo, intorno alla mezz’ora, è ancora di Vecino, per il resto è un monologo dei padroni di casa che, sul finire della prima frazione, sono sfortunati sulla traversa di Mandragora (deviazione di Patric). Sfondano sia a destra che a sinistra ma trovano Provedel pronto a respingere il colpo di testa a colpo sicuro di Jovic. Si va al riposo con il doppio vantaggio. 
Nella ripresa Italiano si gioca subito la carta Gonzalez per Ikonè per accendere la Viola. Traversa di Immobile che non sfrutta la sponda di Sergej e poi tocca a Luis Alberto per Marcos Antonio (Vecino va in mezzo al centrocampo e la squadra è più solida). Italiano inserisce anche Milenkovic e Barak per i due ammoniti Amrabat e Igor oltre a Saponara e Maleh, esce anche Marusic infortunato (colpo in testa, tocca a Hysaj). Nel finale spazio anche a Cancellieri e Pedro (escono i due esterni Zaccagni e Anderson, infortunato). Il punto esclamativo lo mettono prima Luis Alberto con il terzo gol (rifinitura di pedrito e Immobile) poi lo stesso Ciro realizza il gol numero 188 in serie A sull’ennesima assist di tacco di Sergej: fa 0-4, comincia la festa dei tremila laziali.
Ora altre due partite ravvicinate in questo calendario folle imposto dal mondiale in Qatar: giovedì, tra sole 48 ore, sfida decisiva per l’Europa League contro lo Sturm Graz e domenica quella contro l’Udinese che chiuderà un mini ciclo complicato. Ma questa Lazio piace tanto e può fare strada se confermerà una sorprendente tenuta difensiva.
 

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