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Una Lazio made in Italy

Sei italiani schierati dall'inizio contro l'Inter. più uno subentrato. Romagnoli, Lazzari, Cataldi e Cancellieri puntano la convocazione

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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La rivoluzione sarriana colpisce ancora. Provedel, Casale, Romagnoli e Cancellieri, quattro nuovi acquisti su otto complessivi voluti dal tecnico toscano sono italiani e, dopo tanto tempo, sono ben sei giocatori su undici ad aver cominciato la sfida poi vinta contro l’Inter, un record per la Lazio degli ultimi anni sempre con tanti stranieri. Delle altre grandi del nostro campionato solo la Roma che pure contro la Juve ha cominciato solo con quattro italiani, ha tanti elementi convocabili. I numeri sono chiari: Allegri ne ha schierati tre (due subentrati), l’Inter quattro (più uno) il Milan addirittura solo due (quattro in totale con Gabbia e Pobega entrati dopo).
Sorride Sarri, la Lazio sta riscoprendo un’anima italiana e soprattutto fornisce un assist al ct Mancini che dovrà venire più spesso all’Olimpico a seguire i candidati alla maglia azzurra. Oltre al portiere Provedel, ormai fuori dal giro anche per età, Immobile e Zaccagni sono punti fermi. Negli ultimi mesi Ciro aveva pensato all’addio, poi la retromarcia anche perché i giovani (Scamacca e Raspadori su tutti) non è che abbiano entusiasmato nelle ultime uscite dell’Italia. È di nuovo pronto ad aiutare la nazionale a strappare la qualificazione ai prossimi Europei del 2024. Gli altri hanno tutti annusato l’aria azzurra, crescono e possono riconquistare la maglia dell’Italia che hanno vestito poche volte o in un caso solo sfiorato. Lazzari, ad esempio, ha tre presenze ma ora si è adattato alla difesa a quattro e potrebbe tornare utile, così come Cataldi che è reduce da una super prestazione contro l’Inter. Il regista biancoceleste ha fatto tutta la trafila nelle giovanili azzurre, ha strappato qualche convocazione senza mai riuscire a esordire. Se dovesse continuare così, può avanzare la sua candidatura. Così come Alessio Romagnoli che vanta 12 partite e 2 gol con l’Italia ma tutte fino al novembre 2019, poi il buio. 
Il leader della difesa laziale sogna di tornare in azzurro, molto dipenderà dal suo rendimento ma i segnali sono confortanti dopo le ultime due stagioni in chiaroscuro con la maglia del Milan. Infine Cancellieri, entrato nel finale venerdì notte, per adesso Sarri lo studia in allenamento ma ci punta molto. Mancini lo vede come esterno lo ha convocato e fatto esordire lo scorso giugno dopo un lungo stage nella sfida di Nations League contro la Germania. Un premio ai suoi progressi, ora può definitivamente spiccare il volo grazie ai consigli di Sarri che spesso lo impiega anche da vice Immobile, da punta centrale. Siamo ancora all’inizio, ma di sicuro l’anima italiana della Lazio piace ai tifosi e fa felice il ct Mancini che può attingere dalla sua vecchia squadra per provare a riscattare il mancato approdo ai mondiali del Qatar. Almeno stavolta le lamentele di Gravina sui pochi italiani schierati in queste prime giornate in serie A non riguardano la Lazio di Lotito.
 

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