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Lazio show, Sarri gode

Straordinaria prova, battuta l'Inter di Inzaghi 3-1 con i gol di Felipe, Luis Alberto e Pedro

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Lazio da urlo, bella è possibile. Batte 3-1 l’Inter che esce ridimensionata dall’Olimpico. Dominio totale in una delle versioni più sarriane del calcio del tecnico toscano. Apre Felipe, pari a inizio ripresa di Lautaro in uno dei pochi momenti di sofferenza poi decidono Luis Alberto e Pedro entrati dalla panchina a decidere il match. Una super Lazio capace di schiacciare per larghi tratti della sfida la squadra più forte del campionato, un bel segnale per il prosieguo della stagione. 
Nessuna sorpresa nelle scelte di Sarri, confermata la squadra che aveva cominciato la partita contro il Torino con Marcos Antonio, Pedro e Luis Alberto ancora in panchina. Inzaghi sceglie Di Marco sulla sinistra e manda Gagliardini sulle tracce di Milinkovic così come era accaduto lo scorso ottobre nella gara dell’Olimpico. Che si presenta quasi al completo, gli spettatori sono 55.000 con almeno 10.000 interisti sparsi tra settore ospiti e tribuna. Gemellaggio confermato, cori contro Roma e Milan e tutti contenti: si può cominciare dopo il solito applaudito volo di Olympia. 
Fischia Fabbri di Ravenna che sceglie un metro all’inglese, tollera tutti i contrasti, lascia correre i contatti fisici: i giocatori impiegano una decina di minuti e poi si adeguano. Il primo squillo è nerazzurro con Gagliardini che in girata fa venire i brividi a Provedel. La Lazio pressa alta, sceglie di rischiare e, dopo un quarto d’ora sfonda a sinistra con Marusic che offre a Immobile: il diagonale di sinistro finisce fuori di poco. Lo stadio è una bolgia, spinge la squadra di Sarri che comincia a martellare, Inter schiacciata che si appoggia a Lukaku e Lautaro per ripartire. Zaccagni viene fermato sul più bello dal recupero di Skriniar, ancora Ciro sfiora il vantaggio sulla prima giocata interessante di Felipe che si sveglia. Al 40’ pennellata di Milinkovic, Bastoni e Di Marco si fanno infilare dal brasiliano che stacca di testa e realizza l’1-0. 
Reazione interista tutta in un presunto rigore per un intervento di Zaccagni su Dumfries: per fortuna dell’ex veronese l’azione era viziata da un fuorigioco in partenza di Lukaku. Si va al riposo con il vantaggio biancoceleste e l’Inter chiamata a rispondere al bel primo tempo della Lazio. Passano solo cinque minuti e Lautaro beffa la difesa biancoceleste in mischia con Ciro che tiene in gioco involontariamente l’argentino. La gara gira in pochi secondi, tanto che Provedel si immola su Dumfries e salva il risultato. Sarri cambia, inserisce Luis Alberto e Pedro e riprende in mano il gioco: è la svolta. 
Prima il mago fa secco Handanovic con un tiro d’esterno (assist di Pedrito) poi lo stesso ex romanista si mette in proprio e regala il 3-1 per l’apoteosi dell’Olimpico. Inzaghi inserisce Dzeko, Darmian, Gosens, Correa e Calhanoglu, Sarri controlla gli ultimi minuti con Hysaj, Cancellieri e Marcos Antonio. Poi solo festa laziale, giusto così.

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