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Immobile porta la Lazio al quinto posto

Un rigore del capitano regala la vittoria contro il Venezia: ora domenica il derby

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Decide un rigore di Immobile, Venezia battuto di misura e Lazio quinta. Ora il derby senza Zaccagni (diffidato si è preso un giallo per simulazione) per cercare di mantenere una posizione che aprirebbe le porte dei gironi di Europa League, sognando di salire di più. Ancora una volta i biancocelesti devono ringraziare capitan Ciro capace di segnare il gol numero 144 in serie A con la maglia della Lazio (superato Piola anche in questa speciale classifica) oltre che di trovare la rete contro i lagunari, ultima vittima della massima serie che mancava.
Alla fine Sarri è costretto a spostare Patric a destra mentre Lazzari, reduce da oltre un mese di stop riparte dalla panchina,Hysaj prende il posto dell’infortunato Radu, in mezzo la coppia Luiz Felipe-Acerbi con l’italo brasiliano diffidato. Centrocampo e attacco titolare con Zaccagni preferito inizialmente a Pedro. Immobile guida l’attacco con Felipe Anderson in crescita dopo un periodo di normale appannamento. 
Dall’altra parte Zanetti è costretto a schierare il terzo portiere, il finlandese Maenpaa dopo gli infortuni di Romero e Lezzerini, davanti c’è Okereke con Nsame e Crnigoj avanzato nei tre davanti per dare più equilibrio al solito 4-3-3. Dopo il volo di Olympia e il ricordo di Pino Wilson con tanti ex del 1974 presenti all’Olimpico, la Lazio parte subito all’assalto ma il pallone gira lento contro un avversario tutto chiuso dietro. Milinkovic calcia fuori una punizione da buona punizione, Acerbi fa lo stesso in mischia dopo uno dei sette angoli calciati da Luis Alberto in un primo tempo a ritmo basso.
I giocatori del Venezia perdono tempo, l’arbitro Manganiello lascia fare anzi innervosisce tutti, soprattutto Zaccagni che subisce falli a ripetizione da Mateju, ammonito solo dopo mezz’ora. L’ex veronese abbocca nella trappola e si prende un cartellino giallo per una simulazione perlomeno dubbia che gli costa il derby. 
Un’ingenuità grave che si somma all’errore di a Oporto quando, un inutile fallo a metà campo sanzionato dall’arbitro, gli fece saltare la sfida di ritorno contro la squadra di Conceicao. Tant’è, si va al riposo con Anderson che fallisce il diagonale in contropiede in una frazione di gioco deludente. 
Si riparte con Bertolini (in panchina al posto di Zanetti che sostituisce Mateju con Ebuehi ma la partita non cambia: Lazio all’attacco, Venezia rintanato. Immobile segna subito un gran gol ma il Var annulla per un fuorigioco di centimetri poi l’arbitro non vede un rigore solare per una calcio di Crnigoj a Luiz Felipe. Per fortuna che se ne accorge Maresca dalla tv e Manganiello è costretto a concedere il penalty. Ciro realizza e porta avanti la Lazio. Cominciano i cambi dentro Henry, Nani e Kijine, Sarri risponde con Pedro e Basic. Null’altro da segnalare. Finisce  con tre punti d’oro.

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