Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La Lazio di Sarri parte bene

Vittoria a Empoli aspettando i rinforzi. E sabato c'è l'abbraccio dei tifosi all'Olimpico contro lo Spezia

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

Vai al blog
  • a
  • a
  • a

Tris all’esordio contro il «suo» Empoli, Sarri sorride. Prende gol subito da Bandinelli ma, di fatto, chiude la pratica nel primo tempo con le reti di Milinkovic, Lazzari e Immobile su rigore. Ripresa gestita con qualche sofferenza ma, alla fine, arrivano tre punti per partire col piede giusto. Certo, non è ancora la Lazio sarriana che domina le partite, ma col mercato aperto e qualche pedina in arrivo, si può guardare al futuro con ottimismo. Il tecnico toscano sceglie la Lazio migliore possibile con due novità con gli spagnoli protagonisti nel bene e nel male: Pedro dall’inizio a destra che completa il tridente offensivo con Felipe Anderson (a sinistra) e Immobil[e; fuori Luis Alberto, dentro Akpa-Akpro, a lungo elogiato durante i primi due mesi alla guida dei biancocelesti. Lo spartito a cui non si deroga è il 4-3-3, pressing esasperato e difesa altissima. Andreazzoli presenta il solito Empoli tutto corsa e grinta, in attacco c’è Cutrone.
Si parte col fischio del giovanissimo arbitro Sozza, la Lazio che va subito all’assalto e cerca di far paura all’avversario appena tornato in serie A ma al primo contropiede passano i padroni di casa. Pressing esagerato Bajrami spezza in due la difesa di Sarri e Bandinelli fa secco Reina dopo soli 4 minuti. Per fortuna c’è Milinkovic che svetta di testa e dopo soli 120 secondi sfrutta l’assist di Anderson. L’Empoli, però, sfrutta le amnesie della Lazio, trova troppi spazi con i biancocelesti che cercano le posizioni giuste per interpretare in nuovo modulo e allora Mancuso calcia fuori da ottima posizione facendo venire un brivido ai duemila laziali in curva. Bandinelli colpisce anche un palo, i padroni di casa arrivano prima su tutti i palloni correndo come forsennati. Poco dopo la mezz’ora, inatteso, arriva il vantaggio con Sergej che inventa per Lazzari, il difensore realizza il 2-1 in diagonale e completa la rimonta. L’Empoli accusa il colpo e Vicario si fa anticipare da Acerbi: rigore netto che Immobile trasforma. Si va al riposo sul 3-1, bene davanti, ma dietro c’è qualcosa da rivedere.
Nella ripresa subito Luis Alberto per Akpa-Akpro e, dopo un quarto d’ora, Raul Moro al posto di un sfinito Pedro (ottimo esordio). Luiz Felipe salva sulla linea in una delle poche occasioni create dall’Empoli. La gara scorre senza sussulti, Andreazzoli inserisce Henderson, Sarri, sostituisce Milinkovic dando fiducia ad André Anderson che sfiora il poker pochi secondi dopo il suo ingresso. Ben quattro brasiliani in campo, Leiva, Luiz Felipe e i due Anderson appunto, la Lazio sceglie di gestire il pallone giocando col cronometro. Dentro anche Escalante e Muriqi per Leiva e Immobile stanchissimi, fascia a Luis Alberto diventato il più «anziano» in campo. Finisce così, Andreazzoli vede le solite streghe contro la Lazio: per i biancocelesti sabato prossimo c’è l’abbraccio dell’Olimpico con lo Spezia. E magari con qualche rinforzo in più: Correa vuole l'Inter e blocca l'arrrivo del centrocampista croato e dell'esterno serbo. Sarà una settimana decisiva anche perchè il mercato chiude il 31 agosto. Lotito non farà sconti, vuole oltre 30 milioni, la trattativa con Marotta è appena cominciata.

Dai blog