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Super perizia in Figc, la Lazio merita lo scudetto 1914-1915

Gli avvocati Mignogna e Trane hanno presentato altre carte per ottenere giustizia

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Ecco il documento presentato dall'avvocato Mignogna che ha portato in Federcalcio per ricostruire in modo definitivo e inattaccabile la storia del campionato 1914-1915. La Lazio meritava di disputare la finale ma le fu impedito dalla scoppio della Grande Guerra. I tifosi biancocelesti chiedono l'assegnazione ex-aequo col Genoa  di quello scudetto negato visto che la prima commissione della Figc era già arrivata qualche anno fa a quella conclusione:

"In riferimento al Campionato 1914/15 ed al relativo procedimento di riesame, il sottoscritto Avv. Gian Luca Mignogna in data di ieri ha proceduto al deposito agli atti federali della “Super Perizia” ut infra riportata, redatta congiuntamente con il Collega Pasquale Trane ed approvata e ratificata dal Comitato Consumatori Lazio, sulle cui risultanze documentali può definirsi ultimata la ricostruzione delle vicende che caratterizzarono tale competizione e le relative fasi post-belliche ed è dato chiaramente ed oggettivamente evincersi senza più dubbi interpretativi che:

1) il Nuovo Regolamento Ufficiale 1914/15 istituì formalmente i titoli di Campione d’Italia Settentrionale e Campione d’Italia Centro-Meridionale;
2) il titolo di Campione d’Italia 1914/15 è stato attribuito “soltanto” ufficiosamente al Genoa, in quanto la relativa delibera d’assegnazione non risulta esser mai stata adottata;
3) il Genoa fu Campione dell’Italia Settentrionale 1914/15, la Lazio fu Campione dell’Italia Centro-Meridionale 1914/15 e l’Internazionale Napoli fu Campione della Regione Campania 1914/15;
6) l’assegnazione ex aequo del titolo di Campione d’Italia 1914/15 a Lazio e Genoa è l’unica soluzione onde rimediare al vulnus giuridico/sportivo dissimulatosi ed uniformarsi alla “Regola 70” codificata dalla “Carta Olimpica” per le ipotesi di classifficazione a pari merito.".

 

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